Presentata in Parlamento una proposta di legge bipartisan sulla legalizzazione della cannabis e sottoscritta da 218 parlamentari. Se passasse ecco come e dove sarà possibile fumare.

Gli alfaniani, minacciando come di consueto una crisi nella maggioranza di governo, sono già saliti sulle barricate. «Se lo scordino» ha detto Maurizio Lupi, estendendo così alla legalizzazione della cannabis la battaglia che al Senato gli alleati di Renzi stanno già conducendo contro le unioni civili. Seguono dichiarazioni di Gasparri, Giovanardi, Formigoni. Poi quelle note di Matteo Salvini («Legalizzerei la prostituzione, che il sesso non fa male, ma le canne sì», ha detto) e Giorgia Meloni. È stata però presentata in parlamento una proposta di legge bipartisan, sul tema, sottoscritta da 218 parlamentari. E mai si era riusciti a coalizzare un fronte così largo.

 

>> INFOGRAFICA | La proposta di legge sulla legalizzazione

 

 

Si può quindi scegliere senza troppo imbarazzo (solo fantasticando un po’) di farsi trascinare dall’entusiasmo di Benedetto Della Vedova, il senatore e sottosegretario che ha coordinato i lavori dell’intergruppo parlamentare “Cannabis legale”, che tiene dentro 5 stelle, Pd, Sel, qualche deputato di Scelta Civica e pure due di Forza Italia.
Mettiamo dunque che questa volta ce la si faccia. Ecco come e dove si potrà fumare.

Cominciamo dai divieti. Mai se si è minorenni. Mai se si è in luogo pubblico o aperto al pubblico. Non si potrà fumare uno spinello neanche al parco, se invece avete un giardino privato, lì sì. Come per l’alcol, non ci si potrà stordire prima di mettersi alla guida. Resta da capire come si misurerà “l’effetto drogante”, ma il principio sarà simile a quello dei bicchieri di vino: uno sì, ma se barcolli non va bene. Sempre per dimostrare che la legge non invita a strafarsi liberamente, poi, il 5 per cento dei proventi da tasse e Monopoli sarà destinato al Fondo nazionale di intervento contro la droga. È poi fissato il limite di grammi da tenere in tasca: non più di cinque se siete fuori casa; fino a 15, invece, se ne potranno tenere nei cassetti della propria abitazione.

Veniamo alla produzione. Con una semplice comunicazione, ognuno potrà coltivare a casa propria per uso personale e ricreativo fino a cinque piante femmine, tenendo per se tutto il raccolto. Diventano 250, però, se con altri 50 appassionati ci si costituisce in un Cannabis social club. Rimane però l’uso personale per gli associati: niente vendita né spaccio. Per quello, ci saranno negozi autorizzati e produttori con la licenza assegnata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Vietato ogni sorta di importazione ed esportazione: cannabis autarchica, sarebbe, quella legalizzata. Facilitato, invece, l’uso terapeutico di spinelli e farmaci contenenti thc.

 

Quanto vale la legalizzazione della cannabis?

 

legalizzazione in numeri

 

La fine del proibizionismo, spiegano gli esperti, darebbe una stretta al giro d’affari della criminalità organizzata facendo risparmiare le cifre enormi investite dallo Stato nella repressione del fenomeno.

Stime fornite dai Radicali inoltre rivelano che proprio lo Stato Italiano potrebbe incassare dalla legalizzazione fino a 8 miliardi di euro.

In America i numeri per le casse del fisco sembrano essere già molto positivi, la legalizzazione negli stati di Washington e Colorado, avvenuta attraverso referendum popolare, ha portato rispettivamente un guadagno di 67 milioni di dollari e 580 milioni di dollari. Qualche altro numero interessante lo trovate anche qui.

 

>> SONDAGGIO | Cosa pensano le persone della legalizzazione?

 

 

>>MAPPA | Legislazione sulla cannabis nel resto del mondo

 

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