Il 7 marzo 1999 moriva Stanley Kubrick, che parlando di Icaro disse: «Non so se il mito significasse “non cercare di volare troppo in alto" o “dimentica le piume e la cera e fai un lavoro migliore su quelle ali!"». Le sue foto di gioventù e degli scatti dai suoi set

Nel discorso di accettazione per il premio Griffith della Director’s Guild Award, Stanley Kubrick dice del suo mestiere: «Sebbene spesso si abbia la sensazione di cercare di scrivere Guerra e pace nell’autoscontro di un Luna park, quando finalmente ottieni quel che volevi, non c’è niente al mondo di paragonabile». Nello stesso discorso, Kubrick aggiunge, parlando di Griffith, che definisce il regista che ha creato l’industria cinematografica come la conosciamo e che ha fatto diventare il cinema un’arte, ricorda che, come Icaro, Griffith ha osato troppo e si è bruciato, passando gli ultimi 17 anni della sua vita fuori dal mondo del cinema. «Ho citato il mito di Icaro, ma non ho mai capito se significhi: “non cercare di volare troppo in alto” o “dimentica le piume e la cera e fai un lavoro migliore su quelle ali!”. L’autore di Rapina a mano armata, Arancia meccanica, Barr Lyndon, Orizzonti di Gloria, Dr. Stranamore e pochi altri capolavori (13 in tutto e tre brevi documentari) è morto il 7 marzo 1999. In alto una serie di foto scattate tra la fine degli anni ’40 e i primi ’50 a New York, dove era nato e una foto di una festa in casa sua nel 1998. In basso scatti sul set e il discorso registrato alla Guild Director’s Award, l’anno prima della morte.

Sul set di The Shining

Sul set di Dr. Stranamore

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Sul set di 2001 Odissea nello spazio, assieme ad Arthur C. Clarke, autore del racconto the Sentinel a cui è ispirato il film

Il breve discorso alla Director’s Guild Award nel 1998