Celle vuote e rifugiati che non si sa dove mettere. E così, il carcere di De Koepel ad Haarlem, in Olanda, è diventato un centro di prima accoglienza per rifugiati e immigrati. Male o bene? Le foto qui sotto non rivelano una situazione brutta: i 400 ospiti possono entrare e uscire a loro piacimento, passare la notte fuori e ricevono corsi di lingua e altro. Tutto sommato non male.
Yassir Hajji, 24, yazida di Sinjar, Iraq, sistema le ciglia della moglie Gerbia (AP Photo/Muhammed Muheisen)
(AP Photo/Muhammed Muheisen)
Un giovane immigrato omosessuale marocchino preferisce non essere fotografato a viso scoperto (AP Photo/Muhammed Muheisen)
L’afgano Siratullah Hayatullah, 23 anni, beve un té (AP Photo/Muhammed Muheisen)
La lavanderia (AP Photo/Muhammed Muheisen)
Gli afgani Hamed Karmi, 27, e Farishta Morahami, 25, suonano e cantano nella loro cella/stanza (AP Photo/Muhammed Muheisen)
Il siriano Fadi Tahhan, 23 anni, suona l’Oud. Sullo sfondo lo spazio fumatori (AP Photo/Muhammed Muheisen)
L’afgana Shazia Lutfi, 19 anni (AP Photo/Muhammed Muheisen)
Ijaawa Mohamed, 41 anni, somala (AP Photo/Muhammed Muheisen)
Partita di calcio (AP Photo/Muhammed Muheisen)
Una volontaria insegna ad andare in bicicletta a una donna afgana (AP Photo/Muhammed Muheisen)
L’iraniano Reda Ehsan, 25 anni (AP Photo/Muhammed Muheisen)