«Le Mille e una notte è un libro che parla soprattutto di donne, che ne celebra il potere e l’intelligenza», dice lo scrittore Kader Abdolah, autore per Iperborea di una affascinante edizione liberata dalle scorie di orientalismi di maniera e dalla censura
"L'isola" è un film su una memoria antica che, però, è in realtà condivisibile da tutte e da tutti. È un’isola interiore quella che ci portiamo dentro" dice la regista parlando del suo film di esordio uscito in home video. L'abbiamo incontrata mentre si prepara a presentare la sua nuova opera alla Berlinale
L'interprete di Giordano Bruno e di Bartolomeo Vanzetti rivive nelle illustrazioni realizzate da Maurizio Di Bona, in arte theHand. Una serie di 12 tavole che compongono un originale calendario. Ce le siamo fatte raccontare dal curatore della mostra dedicata all'indimenticato attore che si apre il 29 febbraio a Trastevere a Roma
In corsa per gli Oscar e già premiato dal pubblico, "Perfect Days" è un'opera complessa e straordinariamente poetica che offre una riflessione sul cinema e sul suo linguaggio.
Chi abbia l’iniziale tentazione di dare un giudizio troppo affrettato al tran tran quotidiano dell’interprete del film, scoprirà una piccola perla di umanità e di resistenza. A cosa? Alla freddezza di una società orientale ormai fin troppo occidentalizzata e alla violenza di rapporti familiari che la maestria del regista ci fa solo intravedere
Per comprendere chi sono gli hikikomori, è importante distinguere la solitudine dall’isolamento, il vissuto che è fisiologico dal ritiro sociale che può essere patologico. Ne parla la psicologa coautrice del libro "Hikikomori. La perdita della socialità"
Dopo "Quaranta Cavalli", documentario che raccontava i giovanissimi sui barchini della laguna veneta, Luca Ciriello torna a raccontarli questa volta a Pollein, in provincia di Aosta, dove si lanciano i avventure con Apecar 50 truccate
Da "Mi fanno male i capelli", il personale omaggio di Roberta Torre a Monica Vitti a "Tante facce nella memoria", l'intenso film di Francesca Comencini che punta a tramandare il racconto orale, tutto al femminile, sull'eccidio delle Fosse Ardeatine
Poche parole e un linguaggio potentissimo fatto di immagini e di emozioni. Così il regista Antonio La Camera ha creato il suo Las Memorias Perdidas de los Árboles, premiato a Venezia e adesso in sala. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la realizzazione dell'opera nella foresta
"Io capitano", il film in concorso alla 80esima Mostra del cinema di Venezia (e in sala dal 7 settembre) narra gli orrori vissuti da due ragazzi del Senegal nel viaggio attraverso il deserto, i lager libici e il Mediterraneo. «Ho tentato di dar voce, finalmente, a chi di solito non ce l’ha», dice il regista