Jawad e Thafer Rimawi fanno parte dei 231 palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in Cisgiordania e Striscia di Gaza nel 2022. Con già 123 palestinesi uccisi al 10 maggio, il 2023 si preannuncia ancora peggio. Il 15 maggio nel giorno in cui si commemora la Nakba (la cacciata nel 1948 di 700mila palestinesi dalle loro case e dalle loro città e che ancora li costringe all'esilio) pubblichiamo la toccante testimonianza di Ru’a Rimawi che denuncia l'uccisione a freddo dei suoi fratelli e l'oppressione subita ogni giorno dal popolo palestinese. L'ha raccolta per Left la giornalista e ricercatrice Elena Colonna. Foto di Maria Colonna  
Il reportage del blogger diventa il pretesto per dialogare con la società civile, con chi si occupa di cultura, di scienza, con la gente. Ecco il racconto su una città solidale e vitale, determinata a rivendicare la propria identità, al di là degli stereotipi che le vengono affibbiati
Ieri terra di deportazione di milioni di persone, oggi Paese in cui gli orrori del passato si riverberano nei luoghi e nei volti. Per il Benin la tratta degli schiavi è una ferita mai rimarginata
Ogni giorno il sistema di occupazione lede il diritto dei palestinesi a vivere una vita degna e in salute, a crescere in un’infanzia di pace ed avere accesso alle cure sanitarie, a veder riconosciuta la propria cittadinanza, la propria identità, a poter godere della libertà di movimento
Per le grandi potenze extra-africane il Niger è una testa di ponte per entrare in altri Paesi e dire la propria nel risiko geopolitico continentale. Accanto ad attori “classici” come la Francia, o di più recente consacrazione recenti come Cina e Russia, ecco spuntare sempre più prepotentemente la Turchia