Quo, per noi, rappresenta appieno la condizione di subalternità di un’intera generazione che non ha intenzione di fornire gli strumenti per un’autodeterminazione generazionale che possa in qualche modo cambiare lo Status Quo delle cose.
L’artigiano San Giuseppe è il personaggio ideale tramite cui, senza alcuna distinzione di razza, di genere o di religione rendere omaggio alla classe operaia tutta. Quella classe operaia che, attraverso sforzi, lotte e sacrifici biblici, ha costruito gli strumenti, i mezzi e le condizioni per la realizzazione della nostra società civile con i suoi diritti e con i suoi doveri.
Questo francobollo è un omaggio implicito a tutti i Partigiani che, come Pietro Ingrao, hanno combattuto e resistito per la nostra libertà con il loro impegno e la loro forza di volontà, con il sacrificio degli affetti e della vita.
Toscanaccio di Prato classe ’55, poliedrico protagonista della scena artistica nostrana, attore, regista, paroliere, cantante e poeta, Francesco Nuti è uno degli interpreti garbati della più dolce commedia italiana.
L’umanità deve molto a questo visionario scienziato europeo. L’ingegno di Tesla correva velocissimamente “in direzione ostinata e contraria”. Non rincorse mai fama, denari e successo, rifiutò per ben due volte il Premio Nobel per la Fisica. Era un genio scomodo, letteralmente folgorato dalla sua visione, e fu fatto passare per pazzo.
La poetessa dei Navigli ha vissuto gran parte della propria vita nel posto sbagliato, quando quei posti, purtroppo, esistevano ancora. Con le sue esperienze, i suoi dolori, le sue quotidianità, attraverso la sua infinità mistica poeticità ha regalato scorci meravigliosi d'infinito.
Lenders, il più famoso giapponese del calcio italiano, è per noi epico esempio da inseguire: non un secondo, ma coprotagonista di uno dei cartoni animati più famosi di sempre: Holly e Benji.
Eterna seconda, non v’è dubbio, sempre epicamente salva dalle crisi più profonde che hanno investito il mercato globale e le piccole imprese familiari.
Questa settimana dedichiamo il francobollo all’epopea di Clem Sacco, il più matto e spericolato degli artisti italiani dal secondo dopoguerra.
Questa settimana dedichiamo il francobollo a un personaggio fuori contesto della storia della canzone italiana: Piero Ciampi, livornese, comunista, anarchico.