A un anno dalla sua morte è importante richiamare l’esempio di Tony Benn, quando la sinistra aveva un cuore, un volto e un nome.
Il futuro sta nel riabbracciare una visione di sviluppo compatibile con i ritmi di tutti gli individui.
Resto profondamente convinto, in direzione ostinata e contraria alla vulgata dominante ed egemonica, che questa maggioranza invisibile può essere rappresentata da un progetto politico e sociale capace di dare valore all’individuo e alle sue attività sociali al di fuori dell’economia formale.