Larry Towell THE LARRY TOWELL SHOW
[caption id="attachment_80844" align="aligncenter" width="2000"] Messivo 1994. Manuel Colony. Tamaulipas. Mennonites.[/caption]La prima retrospettiva europea del grande fotografo canadese Larry Towell della celebre agenzia Magnum. Dai lavori più intimi e personali, sulla sua bucolica famiglia e la vita dei Mennoniti, ai reportage nelle zone di conflitto percorse dal fotografo con il suo stile originale: tra questi, Afghanistan, El Salvador, Palestina.
Lynsey Addario IT’S WHAT I DO
[caption id="attachment_80845" align="aligncenter" width="2000"] Nord Darfur. I soldati del esercito di liberation sudanese, Sudan, August 21, 2004.[/caption] L’inarrestabile e tenace fotogiornalista americana Lynsey Addario ci porta in giro per il mondo alla scoperta dei problemi e dei conflitti di cui meno si parla sulle prime pagine dei giornali. Il Darfur e le conseguenze della guerra civile e della fame, il Congo e l’uso dello stupro come strumento di guerra, la vita dei militari americani in guerra, le donne in quella parte di Afghanistan comandata dai talebani, sono tra alcuni dei temi da lei trattati nel corso della sua carriera.Darcy Padilla FAMILY LOVE
[caption id="attachment_80846" align="aligncenter" width="2000"] Darcy Padilla, Family Love[/caption]Il progetto a più lungo termine di Darcy Padilla, Family Love, si è sviluppato a partire dai suoi reportage sull'Aids. Nel 1993 Padilla stava documentando le storie dei tossicodipendenti affetti da questa malattia che vivevano nei Single Room Occupancy hotel (strutture dove spesso vivono indigenti o ex senzatetto) di San Francisco. È lì che ha incontrato Julie Baird, una neo madre di 19 anni che aveva appena scoperto di avere l'Aids. Padilla ha fotografato Julie e la sua famiglia per i successivi 21 anni. Julie è poi morta a causa della sua malattia, in un luogo sperduto in mezzo alla natura in Alaska. Lo scopo del progetto è stato e continua ad essere quello di analizzare le tematiche sociali in relazione alla tossicodipendenza, la povertà, la previdenza sociale e gli abusi sessuali, attraverso la vita di una persona.
Paolo Woods e Gabriele Galimberti THE HEAVENS
[caption id="attachment_80847" align="aligncenter" width="2000"] Un impiegato del “Jetpack Cayman” dà una dimostrazione di questo nuovo sport che si pratica sull'isola. Un motore di 2000cc spinge fuori dall'acqua il cliente, il prezzo di un giro con il jetpack è di 359 dollari per 30 minuti di sessione.[/caption]I paradisi fiscali non sono solo spiagge bianche ombreggiate da palme. Sono luoghi inafferrabili e strategici per il mondo della finanza globalizzata. Woods e Galimberti sono andati in 13 Paesi su 4 continenti per documentare questo fenomeno, esplorando i meccanismi e raccontando le conseguenze. Per farlo hanno strutturato il lavoro come il rapporto annuale di una immaginaria compagnia, The Heavens, che hanno realmente incorporato nel Delaware, Stati Uniti. il risultato è che hanno reso visibile, e comprensibile, uno dei fenomeni contemporanei più oscuri.
Simona Ghizzoni UNCUT
[caption id="attachment_80848" align="aligncenter" width="2000"] Ragazze ad una festa di matrimonio. Hargeisa. Somaliland. 2015[/caption] Oltre 200 milioni di donne in tutto il mondo subiscono la pratica crudele della mutilazione genitale femminile. Queste donne vengono mutilate con metodi tremendi e differenti fra loro, ma una resistenza contro questo arcaico rituale si sta sviluppando in molti Paesi, fra cui Kenya e Somaliland. È in questi due Paesi africani che si è concentrato il lavoro della fotografa Simona Ghizzoni e della giornalista Emanuela Zuccalà. Il progetto multidisciplinare, ancora in corso, porta alla luce una realtà drammatica e la forza delle donne che vi si oppongono ed è realizzato in collaborazione con la onlus ActionAid.Luca Locatelli MEGA MECCA
[caption id="attachment_80849" align="aligncenter" width="870"] Luca Locatelli, La Mecca[/caption]Luca Locatelli ha documentato la trasformazione che negli ultimi anni ha subito La Mecca, da città culto dell'islamismo a una delle destinazioni più ricercate e sfarzose del pianeta. La crescita verticale dell’economia dei Paesi musulmani ha aumentato esponenzialmente il numero di pellegrini e la forte richiesta di visti ha spinto il Regno Saudita a investire milioni e milioni di dollari. Il complesso Bell Tower, con i suoi 601 metri di altezza, detiene una serie di record mondiali: l'albergo più alto del mondo, la più alta torre con un orologio, il più grande orologio da facciata e la più grande area di grattacieli. Strade, strutture sanitarie, trasporti pubblici si sono affiancati ai grandi cantieri per il rinnovamento della Grande Moschea e la costruzione di hotel extra lusso da cinque stelle in su. Questi nuovi, lussuosi edifici andranno ad aggiungersi agli oltre 500 negozi che circondano già tutta l’area intorno alla Kaaba, con i brand occidentali più apprezzati ospitati nei centri commerciali a pochi metri dalla Masjid al-Haram e dalla Kaaba, il centro sacro dell'Islam. Il giro d'affari alla Mecca e Medina è stimato in 120 miliardi di dollari ed è destinato a crescere. Per i prossimi dieci anni sono pianificati investimenti per venti miliardi di dollari. Souvenir, grandi architetture, musei con lunghe code all'entrata, ristoranti di lusso si mischiano alla fede e spiritualità, umanità e bisogni del consumismo medio riescono a convivere pacificamente.
Mattia Zoppellaro APPLEBY
[caption id="attachment_80850" align="aligncenter" width="2000"] Appleby Horse Fair 2012[/caption]Fiere equine dove si vendono e comprano cavalli, si incontrano amici e conoscenti, si celebra la propria musica, la storia e il folklore: sono le occasioni migliori per incontrare i Pavees o Irish Travellers, una popolazione dalle origini sconosciute. Sono loro l'oggetto del lavoro di Mattia Zoppellaro, che ha svolto una ricerca quasi antropologica il cui fulcro è la fiera più grande d'Europa, quella di Appleby, un luogo che ha un passato sanguinoso.
Sandra Hoyn THE LONGINGS OF THE OTHERS
Il Bangladesh è uno dei pochi paesi musulmani in cui la prostituzione è legale. Il bordello di Kandapara a Tangail, il più vecchio e il secondo come grandezza, esiste da circa 200 anni. Ci lavorano all'incirca 700 professioniste del sesso, con i loro bambini e le loro maîtresse. La zona è circondata da un muro di due metri. In quei vicoli stretti ci sono chioschi di cibo, negozi di tè e venditori ambulanti. Molte delle donne che ci lavorano si trovano nel bordello dalla nascita, sono state vendute dai familiari, o si guadagnano da vivere così dopo essere fuggite dai loro mariti. Ufficialmente l'età minima è 18 anni, ma di fatto molte di loro sono minorenni. Nonostante la prostituzione sia legale in Bangladesh dal 2000, queste donne sono ancora vittime di forti discriminazioni sociali e vengono tollerate solo nei bordelli. Tra i loro clienti ci sono poliziotti, politici, operai, gruppi di teenager. Alcuni cercano solo il sesso, altri anche l'amore e la compagnia di una donna.
Daesung Lee FUTURISTIC ARCHAEOLOGY
Il cambiamento climatico rischia di essere il dramma più importante della nostra generazione. Con Futuristic Archaeology il fotografo sudcoreano Daesung Lee ha precorso i tempi. Cosa succederà se il processo di desertificazione in Mongolia non dovesse arrestarsi? Daesung Lee ha inserito i ritratti delle popolazioni nomadi che storicamente vi abitano in dei diorama museali: li ha ritratti con alle spalle paesaggi in avanzato stato di desertificazione. Le persone e la loro cultura diventano quindi una collezione da museo, un reperto del passato cancellato dalla desertificazione. Con questo grido d'allarme Daesung Lee ha vinto il premio HAPPINESS ONTHEMOVE 2015.
Christian Werner 74
Lo Yazidismo è una delle religioni più antiche. Da quando viene praticata sono stati compiuti 74 genocidi contro gli Yazidi. I più recenti e sistematici sono stati perpetrati dalle milizie terroriste dello Stato Islamico. Essendo considerati adoratori del diavolo, gli Yazidi sono vittime di un numero maggiore di persecuzioni rispetto ad altre comunità religiose. Questo accade perché credono in Tausi Melek, un angelo caduto che ha assunto le sembianze di un pavone. In seguito all'invasione dell'IS in Iraq centinaia di Yazidi sono stati sradicati dai loro territori, divenendo fuggitivi. Migliaia di uomini e ragazzi sono stati fucilati o decapitati, mentre le donne venivano rapite e vendute all'asta come schiave del sesso. In queste circostanze avverse hanno costruito rifugi temporanei, dove trovavano a malapena lo spazio per ripararsi. Solo in pochi sono riusciti ad arrivare nei campi allestiti dalle ONG. La maggior parte di loro vive negli scheletri di cemento rinforzato delle case in costruzione, in tende improvvisate fatte di tela catramata e rami, o per strada. Non hanno avuto la possibilità di prepararsi per il viaggio, o di mettere l'essenziale nella valigia. Intanto l'inverno è arrivato in Kurdistan e prosciuga le forze.
Anna Filipova RESEARCH AT THE END OF THE WORLD
Ny-Ålesund, che si trova sul 79esimo parallelo settentrionale nell'arcipelago delle Svalbard, costituisce l'insediamento civile permanente più a nord del mondo. Ospita il più grande laboratorio esistente dedicato alla ricerca moderna sull’Artico. L'accesso è molto limitato, a causa della natura dei progetti scientifici che vengono portati avanti al suo interno e degli strumenti di misurazione presenti nelle aree circostanti. Nonostante le molte regole da seguire e i regolamenti introdotti a NyÅlesund per la salvaguardia della fauna selvatica e dell'ambiente, è comunque possibile osservare l'attività umana attraverso degli strumenti scientifici, che stanno gradualmente diventando parte integrante del paesaggio.
Dal 14 luglio al 2 ottobre 2016 torna Cortona on the move, festival internazionale di fotografia che quest’anno è giunto alla sua sesta edizione. In così poco tempo Cortona OTM è diventato un evento imperdibile per fotografi, giornalisti, appassionati e amanti della fotografia di tutto il mondo. Il festival unisce alla qualità e alla ricerca dei contenuti la magia delle location che li ospitano e apre una finestra sui molti Altrove immortalati negli scatti degli artisti. Il viaggio infatti è l’anima del festival. Sia come percorso reale o ideale, dirompente e rivoluzionario, che come scoperta di sé e dell’altro.
Al centro di Cortona on the move una serie di mostre fra le quali spiccano: la retrospettiva di Larry Towell, fotografo canadese in forza alla famosissima agenzia Magnum; Family love, il progetto di Darcy padilla per raccontare l’Aids che ha vinto il World press photo; It’s what I do della fotogiornalista Linsey Addario che con i suoi scatti fa vestire per un attimo allo spettatore i panni del reporter fra guerre e crisi umanitarie che hanno sconvolto il mondo negli ultimi 20 anni.
Le mostre sono il nucleo centrale del festival, ecco i fotografi e i progetti che saranno esposti fino ad ottobre
Larry Towell
THE LARRY TOWELL SHOW
La prima retrospettiva europea del grande fotografo canadese Larry Towell della celebre agenzia Magnum. Dai lavori più intimi e personali, sulla sua bucolica famiglia e la vita dei Mennoniti, ai reportage nelle zone di conflitto percorse dal fotografo con il suo stile originale: tra questi, Afghanistan, El Salvador, Palestina.
Lynsey Addario
IT’S WHAT I DO
L’inarrestabile e tenace fotogiornalista americana Lynsey Addario ci porta in giro per il mondo alla scoperta dei problemi e dei conflitti di cui meno si parla sulle prime pagine dei giornali. Il Darfur e le conseguenze della guerra civile e della fame, il Congo e l’uso dello stupro come strumento di guerra, la vita dei militari americani in guerra, le donne in quella parte di Afghanistan comandata dai talebani, sono tra alcuni dei temi da lei trattati nel corso della sua carriera.
Darcy Padilla
FAMILY LOVE
Il progetto a più lungo termine di Darcy Padilla, Family Love, si è sviluppato a partire dai suoi reportage sull’Aids. Nel 1993 Padilla stava documentando le storie dei tossicodipendenti affetti da questa malattia che vivevano nei Single Room Occupancy hotel (strutture dove spesso vivono indigenti o ex senzatetto) di San Francisco. È lì che ha incontrato Julie Baird, una neo madre di 19 anni che aveva appena scoperto di avere l’Aids. Padilla ha fotografato Julie e la sua famiglia per i successivi 21 anni. Julie è poi morta a causa della sua malattia, in un luogo sperduto in mezzo alla natura in Alaska. Lo scopo del progetto è stato e continua ad essere quello di analizzare le tematiche sociali in relazione alla tossicodipendenza, la povertà, la previdenza sociale e gli abusi sessuali, attraverso la vita di una persona.
Paolo Woods e Gabriele Galimberti
THE HEAVENS
I paradisi fiscali non sono solo spiagge bianche ombreggiate da palme. Sono luoghi inafferrabili e strategici per il mondo della finanza globalizzata. Woods e Galimberti sono andati in 13 Paesi su 4 continenti per documentare questo fenomeno, esplorando i meccanismi e raccontando le conseguenze. Per farlo hanno strutturato il lavoro come il rapporto annuale di una immaginaria compagnia, The Heavens, che hanno realmente incorporato nel Delaware, Stati Uniti. il risultato è che hanno reso visibile, e comprensibile, uno dei fenomeni contemporanei più oscuri.
Simona Ghizzoni
UNCUT
Oltre 200 milioni di donne in tutto il mondo subiscono la pratica crudele della mutilazione genitale femminile. Queste donne vengono mutilate con metodi tremendi e differenti fra loro, ma una resistenza contro questo arcaico rituale si sta sviluppando in molti Paesi, fra cui Kenya e Somaliland. È in questi due Paesi africani che si è concentrato il lavoro della fotografa Simona Ghizzoni e della giornalista Emanuela Zuccalà. Il progetto multidisciplinare, ancora in corso, porta alla luce una realtà drammatica e la forza delle donne che vi si oppongono ed è realizzato in collaborazione con la onlus ActionAid.
Luca Locatelli
MEGA MECCA
Luca Locatelli ha documentato la trasformazione che negli ultimi anni ha subito La Mecca, da città culto dell’islamismo a una delle destinazioni più ricercate e sfarzose del pianeta.
La crescita verticale dell’economia dei Paesi musulmani ha aumentato esponenzialmente il numero di pellegrini e la forte richiesta di visti ha spinto il Regno Saudita a investire milioni e milioni di dollari. Il complesso Bell Tower, con i suoi 601 metri di altezza, detiene una serie di record mondiali: l’albergo più alto del mondo, la più alta torre con un orologio, il più grande orologio da facciata e la più grande area di grattacieli. Strade, strutture sanitarie, trasporti pubblici si sono affiancati ai grandi cantieri per il rinnovamento della Grande Moschea e la costruzione di hotel extra lusso da cinque stelle in su. Questi nuovi, lussuosi edifici andranno ad aggiungersi agli oltre 500 negozi che circondano già tutta l’area intorno alla Kaaba, con i brand occidentali più apprezzati ospitati nei centri commerciali a pochi metri dalla Masjid al-Haram e dalla Kaaba, il centro sacro dell’Islam.
Il giro d’affari alla Mecca e Medina è stimato in 120 miliardi di dollari ed è destinato a crescere. Per i prossimi dieci anni sono pianificati investimenti per venti miliardi di dollari. Souvenir, grandi architetture, musei con lunghe code all’entrata, ristoranti di lusso si mischiano alla fede e spiritualità, umanità e bisogni del consumismo medio riescono a convivere pacificamente.
Mattia Zoppellaro
APPLEBY
Fiere equine dove si vendono e comprano cavalli, si incontrano amici e conoscenti, si celebra la propria musica, la storia e il folklore: sono le occasioni migliori per incontrare i Pavees o Irish Travellers, una popolazione dalle origini sconosciute. Sono loro l’oggetto del lavoro di Mattia Zoppellaro, che ha svolto una ricerca quasi antropologica il cui fulcro è la fiera più grande d’Europa, quella di Appleby, un luogo che ha un passato sanguinoso.
Sandra Hoyn
THE LONGINGS OF THE OTHERS
Il Bangladesh è uno dei pochi paesi musulmani in cui la prostituzione è legale. Il bordello di Kandapara a Tangail, il più vecchio e il secondo come grandezza, esiste da circa 200 anni. Ci lavorano all’incirca 700 professioniste del sesso, con i loro bambini e le loro maîtresse. La zona è circondata da un muro di due metri. In quei vicoli stretti ci sono chioschi di cibo, negozi di tè e venditori ambulanti. Molte delle donne che ci lavorano si trovano nel bordello dalla nascita, sono state vendute dai familiari, o si guadagnano da vivere così dopo essere fuggite dai loro mariti. Ufficialmente l’età minima è 18 anni, ma di fatto molte di loro sono minorenni. Nonostante la prostituzione sia legale in Bangladesh dal 2000, queste donne sono ancora vittime di forti discriminazioni sociali e vengono tollerate solo nei bordelli. Tra i loro clienti ci sono poliziotti, politici, operai, gruppi di teenager. Alcuni cercano solo il sesso, altri anche l’amore e la compagnia di una donna.
Daesung Lee
FUTURISTIC ARCHAEOLOGY
Il cambiamento climatico rischia di essere il dramma più importante della nostra generazione. Con Futuristic Archaeology il fotografo sudcoreano Daesung Lee ha precorso i tempi. Cosa succederà se il processo di desertificazione in Mongolia non dovesse arrestarsi? Daesung Lee ha inserito i ritratti delle popolazioni nomadi che storicamente vi abitano in dei diorama museali: li ha ritratti con alle spalle paesaggi in avanzato stato di desertificazione. Le persone e la loro cultura diventano quindi una collezione da museo, un reperto del passato cancellato dalla desertificazione. Con questo grido d’allarme Daesung Lee ha vinto il premio HAPPINESS ONTHEMOVE 2015.
Christian Werner
74
Lo Yazidismo è una delle religioni più antiche. Da quando viene praticata sono stati compiuti 74 genocidi contro gli Yazidi. I più recenti e sistematici sono stati perpetrati dalle milizie terroriste dello Stato Islamico. Essendo considerati adoratori del diavolo, gli Yazidi sono vittime di un numero maggiore di persecuzioni rispetto ad altre comunità religiose. Questo accade perché credono in Tausi Melek, un angelo caduto che ha assunto le sembianze di un pavone. In seguito all’invasione dell’IS in Iraq centinaia di Yazidi sono stati sradicati dai loro territori, divenendo fuggitivi. Migliaia di uomini e ragazzi sono stati fucilati o decapitati, mentre le donne venivano rapite e vendute all’asta come schiave del sesso. In queste circostanze avverse hanno costruito rifugi temporanei, dove trovavano a malapena lo spazio per ripararsi. Solo in pochi sono riusciti ad arrivare nei campi allestiti dalle ONG. La maggior parte di loro vive negli scheletri di cemento rinforzato delle case in costruzione, in tende improvvisate fatte di tela catramata e rami, o per strada. Non hanno avuto la possibilità di prepararsi per il viaggio, o di mettere l’essenziale nella valigia. Intanto l’inverno è arrivato in Kurdistan e prosciuga le forze.
Anna Filipova
RESEARCH AT THE END OF THE WORLD
Ny-Ålesund, che si trova sul 79esimo parallelo settentrionale nell’arcipelago delle Svalbard, costituisce l’insediamento civile permanente più a nord del mondo. Ospita il più grande laboratorio esistente dedicato alla ricerca moderna sull’Artico. L’accesso è molto limitato, a causa della natura dei progetti scientifici che vengono portati avanti al suo interno e degli strumenti di misurazione presenti nelle aree circostanti. Nonostante le molte regole da seguire e i regolamenti introdotti a NyÅlesund per la salvaguardia della fauna selvatica e dell’ambiente, è comunque possibile osservare l’attività umana attraverso degli strumenti scientifici, che stanno gradualmente diventando parte integrante del paesaggio.