«Per mesi, una delle poche cose in grado di dare sollievo al mio cuore sconvolto è stato il paesaggio del South Dakota. Come se tutto ciò che potessi fare fosse guidare per i calanchi e le praterie, e fotografarli. Ho cominciato a chiedermi: “La perdita ha una sua propria geografia?”»My Dakota, un poema scritto a mano e intrecciato con gli scatti, affronta il tema dell’impatto umano sulla terra, il modo in cui questo ha influenzato la nostra vita. Il lavoro fotografico è un vero e proprio registro di come siano mutati l’economia e il paesaggio dello Stato nel cuore dell'America; un elogio funebre per le fattorie di famiglia che stanno scomparendo e per le piccole città che sostentavano. E ancora: è un suo modo di affrontare il dolore per la scomparsa del fratello, «per assorbirlo, estrarlo e, infine, lasciarlo andare». [caption id="attachment_97032" align="aligncenter" width="524"] © Rebecca Norris Webb, Homestead Blizzard, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97031" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, Ghost Mountain, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97030" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, High Winds, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97029" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, Storm Light, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97028" align="aligncenter" width="535"] © Rebecca Norris Webb, Abandoned Farmhouse I, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97027" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, State Map, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97026" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, Blackbirds, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97025" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, Rearview Mirror, My Dakota[/caption] [caption id="attachment_97024" align="aligncenter" width="1024"] © Rebecca Norris Webb, The Sky Below, My Dakota[/caption]
Apre domani, mercoledì 29 marzo, a Officine Fotografiche Roma, la mostra “My Dakota” della
fotografa americana Rebecca Norris Webb, a cura di RVM Hub.
Due appuntamenti accompagneranno la visione della mostra: mercoledì 29 marzo alle 20, una lecture con la fotografa americana assieme al marito Alex Webb, fotografo della Magnum, dal titolo “Slant Rhymes: The Photographs of Alex Webb and Rebecca Norris Webb”; e venerdì 31 marzo alle 19 l’autrice condurrà i visitatori in una visita guidata della mostra “My Dakota” visitabile fino al 13 aprile negli spazi che ospitano la mostra.
Rebecca Norris Webb, poetessa e fotografa, da tempo residente a New York ma cresciuta nel South Dakota, intreccia spesso, nei suoi lavori, prosa e fotografie. Soprattutto in My Dakota, un’elegia per suo fratello morto improvvisamente d’infarto proprio l’anno dopo in cui l’artista si era prefissata l’obiettivo di fotografare il suo Stato natale. Scrive:
«Per mesi, una delle poche cose in grado di dare sollievo al mio cuore sconvolto è stato il paesaggio del South Dakota. Come se tutto ciò che potessi fare fosse guidare per i calanchi e le praterie, e fotografarli. Ho cominciato a chiedermi: “La perdita ha una sua propria geografia?”»
My Dakota, un poema scritto a mano e intrecciato con gli scatti, affronta il tema dell’impatto umano sulla terra, il modo in cui questo ha influenzato la nostra vita. Il lavoro fotografico è un vero e proprio registro di come siano mutati l’economia e il paesaggio dello Stato nel cuore dell’America; un elogio funebre per le fattorie di famiglia che stanno scomparendo e per le piccole città che sostentavano. E ancora: è un suo modo di affrontare il dolore per la scomparsa del fratello, «per assorbirlo, estrarlo e, infine, lasciarlo andare».