Come mai dalla crisi finanziaria del 2008 non è emersa una sinistra vincente? Non in Europa, non in Italia. Su Left in edicola una lunga intervista con Owen Jones, editorialista del Guardian e figura cruciale della sinistra britannica, che è in giro per l'Europa alla ricerca di idee. Le esperienze catalane e quelle francesi. E poi gli inciampi della vicenda italiana

Se c’è una figura che incarna assieme la modernità e la tradizione della sinistra britannica, questi è forse Owen Jones. Trentadue anni, super attivo sui social media, brillante columnist di The Guardian, per il quale scrive soprattutto di sinistra, youtuber coi fiocchi, perché racconta la politica e la società britanniche telecamerina alla mano producendo interviste distese e approfondite che spesso fanno notizia e che vengono guardate da decine di migliaia di persone. Jones è per la prima volta in Italia, ospite del Festival del giornalismo di Perugia e ne approfitta per una serie di incontri/interviste sul libro che sta scrivendo, dedicato alla “sinistra della speranza”. «È un libro che invece di descrivere la realtà, cerca soluzioni ed esperimenti positivi nella sinistra europea. Una specie di cura», dice sorridendo. Owen è venuto a trovarci in redazione, ci ha fatto molte domande sulla politica italiana e sul Movimento 5 stelle e sul perché – un tema che ritorna – la sinistra italiana, come anche molta sinistra europea, non abbia guadagnato dalla crisi economica generata dalla finanza mondiale. Noi, a nostra volta, lo abbiamo lungamente intervistato sulla sua idea di sinistra, sulla Brexit, sul Labour di Jeremy Corbyn. Le risposte sono chiare come i suoi video, puntuali e veloci come il suo inglese. Siamo partiti da una specie di notizia, il suo prendersi una pausa dai social media.

Con Jones abbiamo parlato dei guai di Jeremy Corbyn e del perché, a suo parere, dovrebbe farsi da parte, dell’esperimento di Podemos come la cosa più interessante nata nella sinistra europea in questi anni, di quali siano i guai e del perché la crisi finanziaria e quella della Terza via non abbiano determinato una avanzata della sinistra radicale. Una delle risposte sta nel modo sbagliato di comunicare e organizzarsi. Con Jones abbiamo anche discusso di Matteo Renzi e del suo rifarsi all’esperienza del blairismo degli anni ’90.

A proposito di sinistra, su Left in edicola siamo andati a guardare all’esperienza catalana di Pais en Comù, lista unitaria della sinistra catalana che è un esperimento interessante. Specie se lo paragoniamo ai contorcimenti della sinistra italiana, che si riunisce per la festa dell’Arci ma non sembra farsi domande che non siano relative a schieramenti e posizionamenti. Per concludere con la sinistra ci siamo chiesti che fine stia facendo il Partito socialista francese. Due dei candidati che potrebbero finire al secondo turno delle presidenziali sono usciti, da destra e da sinistra e il candidato Hamon ha vinto le primarie a sorpresa ma on sembra destinato a grandi risultati. Una storia che va in pezzi e una sinistra francese che sta cambiando profondamente.

Perché la sinistra perde di Ilaria Bonaccorsi

Siamo stati alla festa per i 60 anni dell’Arci. Ci avevano detto ci sarebbe stata tutta la sinistra italiana. Volevamo fare una domanda che ci assilla: Perché la sinistra perde? Ma di risposte non ne abbiamo trovate. 

Quello che possiamo imparare dagli inglesi – parla Owen Jones di Ilaria Bonaccorsi e Martino Mazzonis

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Il destino ambiguo della sinistra francese di Martino Mazzonis

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L’intervista a Owen Jones, Paìs en Comù, la sinistra francese e quella italiana sono in edicola su Left 

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