Dopo essere stato salvato in mare, Afana Bella Dieudonne in Italia ha conseguito tre lauree (di cui l'ultima in Relazioni internazionali e studi europei) ed è amministratore delegato in una cooperativa

Afana Bella Dieudonne è arrivato dal Camerun il 5 ottobre del 2014, sbarcato da una nave della guarda costiera, dopo essere stato salvato da una imbarcazione della ong Migrant Offshore Aid Station (Moas). È riuscito a vivere nei primi anni grazie a 5.200 euro annui di una borsa di studio per i migranti (in servizi di biblioteca, mensa e alloggio) tra Pistoia e Cerignola. Ad aprile 2019 è finito sui giornali per aver soccorso una ragazza di origini nigeriane picchiata da un suo connazionale risiedente al Cara. C’erano tante persone durante l’aggressione ma solo Afana l’ha aiutata e poi ha convinto la giovane a sporgere denuncia scortandola fino in Questura. Sognava di  finire le scuole magistrali e prendere un dottorato in cooperazione internazionale.

Il 22 aprile si è laureato per la terza volta con il massimo dei voti a Bari. Afana è anche l’amministratore delegato della Società Cooperativa Terra Nostra. La sua terza laurea magistrale è in Relazioni internazionali e studi europei. Titolo ottenuto dopo la laurea triennale in Comunicazione linguistica e interculturale all’Università di Bari e dopo aver anche conseguito in master in Risorse umane e organizzazione all’Università Cattolica sacro cuore di Milano.

Nella foto pubblicata su Facebook scrive: «110 e Lode… 3 volte dottore in Italia ma di questo non parleranno i media. Se invece un immigrato sbaglia c’è il mainstream». «Posso essere considerato come un immigrato integrato?», chiede Afana. La domanda sembra una provocazione e invece è il sintomo di un Paese che cambia nonostante i razzisti, i conservatori sconnessi dalla realtà e una politica che guarda il mondo con gli occhi di decenni fa.

Buon mercoledì.

Foto dalla pagina facebook di Afana Bella Dieudonne

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.