Il diritto delle donne a scegliere liberamente se e quando diventare madri non è ancora pienamente realizzato a causa dell’altissima percentuale di obiettori, nella sanità pubblica, tra i ginecologi e il personale infermieristico. È tempo di rivedere questo punto della legge sull’aborto

Questo articolo è riservato agli abbonati

Per continuare la lettura dell'articolo abbonati alla rivista
Se sei già abbonato effettua il login