Dopo aver attraversato il deserto del Sahara, la Libia e il Mediterraneo le loro strade si sono intrecciate a Lugo di Romagna. Sono loro i veri super eroi dei nostri giorni
testo e foto di Marco Scardovi
Quanto (poco) possiamo dirci incuriositi dalla vita delle persone che incrociamo per strada? Le percepiamo appena, quasi fossero ombre di passaggio sul nostro cammino. Modelli inconsapevoli che vestiamo con maschere omologanti, tendenti al grigio, il cui fine ultimo è semplificare una complessità che - anche non dovesse spaventare - rischierebbe comunque di disorientare. Quasi volessimo mantenere il diritto ad osservare ma stessimo perdendo la capacità di comprendere, sembriamo essere pronti a relegarne le esistenze all’unico ruolo che sembra loro attribuibile: quello di comparse. A questo tipo di maschere intendono contrapporsi quelle indossate dalle persone ritratte in queste foto. Maschere forse deboli nella trama, ma forti nel significato anche in quanto simboli. Osservandole, verranno certamente in mente i nomi dei supereroi a cui fanno riferimento: Batman, Superman o Flash. Meno immediato, ricordare invece i nomi degli alter ego che si celano dietro ad esse, veri e più autentici protagonisti di ogni avventura, detentori della dimensione più intima e complessa di ogni supereroe. Per quanto riguarda i/le protagonisti/e di questi scatti, basti sapere che - dopo aver attraversato il Sahara, la Libia e il Mar Mediterraneo - i loro destini si sono incrociati nel 2016 a Lugo di Romagna.
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