Nel carcere a cielo aperto di Gaza, nel campo profughi di Jenin, a Gerusalemme Est dove si moltiplicano le operazioni di pulizia etnica. The Passenger racconta la durissima vita quotidiana dei palestinesi da molti anni costretti a vivere da stranieri nella propria terra
Generazione Gaza s’intitolava un numero di Left in cui cercavamo di capire cosa pensa la gioventù palestinese stretta fra l’occupazione militare israeliana e il giogo di Hamas. Non ci sono sondaggi, ma dalle testimonianze che avevamo raccolto e che abbiamo continuato a raccogliere emerge con chiarezza la dura quotidianità di una nuova generazione (il 30 per cento della popolazione a Gaza ha meno di 15 anni) senza rappresentanza, che ha sempre vissuto in quel carcere a cielo aperto, che non ha conosciuto altra realtà, ma che sa immaginarla, provando a bucare i muri e la sordità internazionale con video, docufilm, registrati con i cellulari e con mezzi di fortuna. In Italia il Nazra Palestine short film festival, rassegna cinematografica itinerante, ha il merito di avergli offerto una finestra e ora molti di quei lavori si possono vedere gratuitamente sul sito del festival (nazrashortfilmfestival.wordpress.com).
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