La fotografia, l’amore e la guerra è la mostra che negli spazi di Camera a Torino con 120 immagini ripercorre la vita e l’impegno civile dei due grandi fotografi
che colsero nei loro scatti il dramma della guerra civile spagnola
Robert Capa e Gerda Taro: La fotografia l’amore e la guerra. L’esposizione allestita da Camera a Torino e curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, si propone di raccontare il rapporto sentimentale e professionale tra queste due personalità straordinarie, che hanno rivoluzionato la storia della fotografia del Ventesimo secolo. Centoventi scatti per ripercorrere l’incontro e la complessa relazione tra Endre Friedmann e Gerta Pohorylle, questi i loro veri nomi. E un catalogo edito da Dario Cimorelli.
Tutto ebbe inizio a Parigi nel 1934. Endre Friedmann, un fotografo ungherese in difficoltà, viene incaricato di scattare foto pubblicitarie per la brochure di una compagnia svizzera di assicurazioni. Alla ricerca di modelle, conosce in un caffè sulla Rive Gauche una giovane rifugiata svizzera, Ruth Cerf, e la convince a posare per lui in un parco di Montparnasse. Ma Ruth non si fida del ragazzo, così decide di portare con sé la sua amica Gerta Pohorylle, attivista antinazista di origine polacca, fuggita da Stoccarda. Dopo questo primo incontro le strade di Endre e Gerta si sarebbero incrociate per sempre.
Una cosa è certa: nulla fu semplice nella relazione tra i due. Poco dopo il loro primo incontro, il giovane Friedmann fu mandato in Spagna per un incarico commissionato da una rivista fotografica con sede a Berlino. In quell’occasione immortalò la processione della Settimana santa a Siviglia e descrisse le festività a Gerta in una lettera che menzionava anche quanto pensasse a lei. Al suo ritorno, trascorse le vacanze estive nel sud della Francia con Gerta e i suoi amici. «La coppia si innamorò nel sud della Francia, nonostante lei lo vedesse come un brigante e un dongiovanni», secondo quanto dichiarato da Ruth Cerf. Se la giovane Gerta era affascinata dalla sregolatezza di lui, Endre fu catturato dall’indipendenza e la personalità ribelle di lei.
Questo articolo è riservato agli abbonati
Per continuare la lettura dell'articolo abbonati alla rivista
Se sei già abbonato effettua il login