Raccontare il mare per raccontare la vita e parlare della vita come inscindibilmente legata al mare. Si potrebbe riassumere così la richiesta che ci ha fatto la casa editrice l’Asino d’oro quando ci ha riuniti, uno scienziato, una psichiatra e un’insegnante appassionata di letteratura, proponendoci di raccontare e poi di scrivere il mare, ognuno partendo dal proprio sguardo.
Durante i mesi di preparazione del libro Il mare dentro il mare. Le storie, la scienza, i sogni, affiancati da Valentina Pasquazi e Giovanni Senatore, ci siamo incontrati e abbiamo condiviso riflessioni e pensieri che si sono intrecciati riflettendosi poi nel lavoro che ognuno si è trovato a portare avanti nel comporre il proprio capitolo.
Come ha scritto Marie Hélène Rio nella bellissima prefazione: plurale è il mare e provare a descriverlo nella sua immensità e complessità non poteva che essere un esercizio corale. Ed è dopo aver attraversato le parole di Marie Hélène, scienziata e studiosa del mare, che lettori e lettrici approdano al primo capitolo, quello in cui cerca dentro le narrazioni per incontrare il mare.
La letteratura e le narrazioni, si sono da sempre rivolte al mare che è stato di volta in volta, sfondo, protagonista oppure antagonista delle storie raccontate.
Ma quando la letteratura parla di mare non lo fa per conoscere il mare, ma per dire del rapporto che gli esseri umani hanno instaurato con questa immensa distesa blu, con la sua mutevolezza, con le profondità e con le correnti e la narrazione di questo rapporto ha sempre detto molto su come gli esseri umani pensano sé stessi.
Lungi da presentare un compendio di letteratura sul mare, o sulle storie di viaggi o di avventura, l’idea che ha guidato la scelta dei brani è stata quella di cercare il pensiero sulla realtà umana dentro le immagini del mare cercando di risalire ad alcune delle tante radici dell’immaginario culturale condiviso che influenza tutt’oggi il pensiero sugli esser umani.
Non poteva che essere l’Odissea la narrazione da cui partire, dove l’idea di un mare, le cui profondità celano pericoli ed insidie che solo l’eroe è in grado di sconfiggere, ha condizionato Per continuare la lettura dell'articolo abbonati alla rivistaQuesto articolo è riservato agli abbonati
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