La risoluzione Ue che equipara comunismo e nazismo è un attacco agli ideali di sinistra. Falsificando la storia si mettono sullo stesso piano una teoria egualitaria e una prassi di sterminio, gli oppressi e gli oppressori. Invece, parafrasando Primo Levi, se non si poteva pensare al nazismo senza lager, è possibile realizzare un socialismo senza gulag
COPERTINA
Caro Sassoli, c’è differenza tra comunismo e nazismo
di Roberto Musacchio
Il comunismo visto da Pechino, una marcia lunga settant’anni
di Federico Masini
Negazionisti a Bruxelles
di Elisabetta Amalfitano
Neri e rossi pari non sono, e non lo sono mai stati
di Checchino Antonini
Carla Nespolo: Non si scherza su Auschwitz
di Leonardo Filippi
Neoliberismo e barbarie, uno sfregio alla memoria
di Andrea Ventura
Barbara Spinelli: Un regalo di Bruxelles alle forze illiberali
di Stefano Galieni
Il Parlamento dimezzato indebolisce la democrazia
di Carlo Corsetti
Ambiente e lavoro, le priorità di Corbyn
di Domenico Cerabona
Cosa rischia Sánchez facendo il moderato
di Massimo Serafini e Marina Turi
Un (nuovo) socialismo per il ventunesimo secolo
di Nancy Fraser
Se l’aborto sicuro è ancora un diritto negato
di Lorenzo De Blasio
Argentina, un Paese con un piede ancora nel secolo scorso
di Alessia Gasparini
Report dal Rojava
di Debbie Bookchin
Öcalan e l’utopia concreta del popolo curdo
di Giovanni Russo Spena
Il laboratorio Ararat nel cuore di Roma
di Sveva Haertter
L’eredità di Gilgamesh e la rivoluzione delle donne
di Stefano Bernardi
Leonardo, Raffaello e il gioco della (reciproca) influenza
di Antonio Forcellino
Libere scienziate in libero Stato
di Paola Govoni
Il ritmo segreto del cinema muto
di Giusi De Santis
le rubriche
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di Massimo Fagioli
Editoriale
di Simona Maggiorelli
Temperature
di Fabio Magnasciutti
Vaurandom
di Vauro
Libri
di Filippo La Porta