LEFT N. 40 | 4 ottobre 2019


La risoluzione Ue che equipara comunismo e nazismo è un attacco agli ideali di sinistra. Falsificando la storia si mettono sullo stesso piano una teoria egualitaria e una prassi di sterminio, gli oppressi e gli oppressori. Invece, parafrasando Primo Levi, se non si poteva pensare al nazismo senza lager, è possibile realizzare un socialismo senza gulag

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COPERTINA

Caro Sassoli, c’è differenza tra comunismo e nazismo

di Roberto Musacchio

Il comunismo visto da Pechino, una marcia lunga settant’anni

di Federico Masini

Negazionisti a Bruxelles

di Elisabetta Amalfitano

Neri e rossi pari non sono, e non lo sono mai stati

di Checchino Antonini

Carla Nespolo: Non si scherza su Auschwitz

di Leonardo Filippi

Neoliberismo e barbarie, uno sfregio alla memoria

di Andrea Ventura

Barbara Spinelli: Un regalo di Bruxelles alle forze illiberali

di Stefano Galieni


Il Parlamento dimezzato indebolisce la democrazia

di Carlo Corsetti


Ambiente e lavoro, le priorità di Corbyn

di Domenico Cerabona

Cosa rischia Sánchez facendo il moderato

di Massimo Serafini e Marina Turi

Un (nuovo) socialismo per il ventunesimo secolo

di Nancy Fraser


Se l’aborto sicuro è ancora un diritto negato

di Lorenzo De Blasio

Argentina, un Paese con un piede ancora nel secolo scorso

di Alessia Gasparini


Report dal Rojava

di Debbie Bookchin

Öcalan e l’utopia concreta del popolo curdo

di Giovanni Russo Spena

Il laboratorio Ararat nel cuore di Roma

di Sveva Haertter

L’eredità di Gilgamesh e la rivoluzione delle donne

di Stefano Bernardi


Leonardo, Raffaello e il gioco della (reciproca) influenza

di Antonio Forcellino

Libere scienziate in libero Stato

di Paola Govoni

Il ritmo segreto del cinema muto

di Giusi De Santis


le rubriche

Left quote

di Massimo Fagioli

Editoriale

di Simona Maggiorelli

Temperature

di Fabio Magnasciutti

Vaurandom

di Vauro

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