Cosa c’è dietro l’America arrabbiata e bianca che guarda a Trump

Confinati ai margini, gli Stati rurali hanno pagato la crisi più delle aree urbane, ma il loro voto è decisivo. Ecco un'analisi approfondita che rivela gli stereotipi della politica americana, una realtà sociale ed economica fuori dai radar e la necessità di un impegno maggiore dei Democratici per riconquistare le aree rurali

Com’è andato il G7? Male

Discutere di cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento coordinati dal governo italiano che rasenta il negazionismo sui tre temi ha portato a licenziare un documento che pare un tema di buone intenzioni scritto alle scuole secondarie

Di Cola (Cgil Lazio): Gli investimenti pubblici per il Giubileo devono creare lavoro per i giovani

Milioni di pellegrini invaderanno la Capitale nel 2025 con effetti pesanti per la vita degli abitanti. La contro proposta del segretario generale della Cgil Roma e Lazio: tre giubilei laici, per il lavoro, le opere e i cittadini. "Usiamo questa occasione per combattere la precarietà"

IN EDICOLA

Editoriale

Chi ha paura del conflitto sociale
Di Simona Maggiorelli

Cover Story

Armiamoci e pagate
Di Francesco Vignarca

La poesia che (ci) ri-guarda.

Il 24 maggio 1963 si apriva a Firenze, presso il Forte del Belvedere, il convegno “Arte e comunicazione" che è considerato dagli studiosi l’atto ufficiale di fondazione del Gruppo 70. A sessant'anni da quell'evento la Galleria d'Arte Moderna di Roma propone uno speciale omaggio al gruppo 70 (1963-2023)

Luigi Franciosini, l’architetto “etrusco” che sa ascoltare la terra

La mostra che Milano gli dedica pone all’attenzione generale il lavoro dell'architetto umbro nel pieno della sua operatività. La sua attività si è esplicata anche nel recupero di spazi tolti alle mafie, trasformati in civili e meravigliosi spazi urbani come quello dedicato a Guido Rossa e a Peppino Impastato

Lucrezia Iurlaro: «Cura e solidarietà sono le due parole chiave per il futuro dell’Europa»

26 anni, fiorentina, è cresciuta nel movimento studentesco impegnandosi per una istruzione laica e accessibile davvero per tutte e tutti . Poi le campagne Stop Tampon Tax e per i diritti delle donne. Ora si candida alle europee con Alleanza Verdi e Sinistra. «Io non ho bisogno di un seggio, ho il mio studio e il mio futuro professionale,- dice - ma voglio esserci per assicurarmi che le esigenze e i bisogni delle persone arrivino in Europa».

Autonomia differenziata in Aula, flash mob e proteste in tutta Italia

Presidi in molte città, a Roma l'appuntamento è al Pantheon. Attivisti e comitati si mobilitano contro il ddl Calderoli che, senza un dibattito pubblico, spaccherà il Paese facendo crescere le diseguaglianze ed emarginando il Mezzogiorno

Scrivete Giorgia e avrete la guerra in casa. Perché la sinistra esita sul tema della pace?

All'ex ministro greco Varoufakis, in Europa, è stato sottratto il diritto di parola. In Francia la presidente di un importante partito di opposizione di sinistra, Mathilde Panot, viene convocata dalla polizia a seguito della sua espressa posizione filopalestinese: un avvenimento inedito e particolarmente grave, di fronte al quale non si potrà essere inerti. Perché questa precipitazione? Perché la guerra è l'alibi; anzi, è l'occasione per il potere di educare all'ordine sociale, all'obbedienza gerarchica

Antifascismo e storia alla ribalta, se i giornalisti si danno al teatro

Tra storia e politica. Da Cavalli a Travaglio, da Saviano a Telese. E poi Gad Lerner e tanti altri. Si moltiplicano gli spettacoli per informare sulle pagine più alte e quelle più scure della nostra storia

A Mesagne nasce il piccolo cinema Ken Loach diretto da teen-agers

"Il nostro cinema dicono i giovanissimi, non sarà una sala commerciale come siamo abituati a pensare, ma un luogo dove proiettare cinema d’autore e soprattutto un posto dove è possibile potersi sedere e parlare" E il regista inglese è stato invitato alla prossima edizione di Messapica film festival

“Nessuno vuole la guerra”. Sicuri?

L’Ucraina è diventato il secondo più importante cliente dell’industria bellica italiana. La “solidarietà al popolo ucraino” è solo un ormone per gonfiare i bilanci delle industrie delle armi. È scritto nero su bianco. Con buona pace della litania ripetuta sui giornali, in radio e in tivù del “nessuno vuole la guerra”