Oggi ci sono autori che danno voce alla working class in maniera diretta, senza retorica. «Lo possiamo fare perché apparteniamo a quell’immaginario», dice la scrittrice Simona Baldanzi che racconta di aver raccolto la lezione di Luciano Bianciardi, “intellettuale proletarizzato”
Questo articolo è riservato agli abbonati
Per continuare la lettura dell'articolo abbonati alla rivista
Se sei già abbonato effettua il login