Altro che età dell’oro dell’America. Il programma di Trump, «salvato da Dio», crea ancora più diseguaglianze e una drammatica regressione. L’ordine esecutivo per l’abolizione bdello ius soli è un micidiale attacco alla Costituzione

L'età dell’oro dell’America. Così ha definito il suo secondo mandato il presidente Donald Trump durante il discorso di insediamento alla Casa Bianca. Dopo quattro anni lontano dalla presidenza, Trump torna al 1600 di Pennsylvania Avenue con intenzioni a dir poco bellicose. Lo aveva già fatto presagire durante la campagna elettorale senza esclusione di colpi, dove il razzismo e il sessismo l’avevano fatta da padroni nei suoi comizi. L’aveva confermato quando ha scelto il suo staff di impresentabili ma fedelissimi, intenzionato a non ripetere gli errori della presidenza iniziata nel 2016, quando accanto a lui c’era ancora qualcuno che aveva l’ardire di contraddirlo. Questa volta Trump ha la strada spianata, un esercito di yes men nella sua corte e un elettorato che lo ha preferito alla vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris. Non si è trattato di percentuali bulgare, come Trump vorrebbe far credere, ma comunque lo scorso novembre è riuscito ad aggiudicarsi sia il voto popolare che quello dei Grandi elettori.

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