Partecipano le senatrici Maria Mussini e Alessia Petraglia, Giuseppe Bagni presidente del Cidi, il giurista Domenico Gallo, l’ex viceministro Mariangela Bastico, Federico Masini, La Sapienza Roma, Franco Lorenzoni, maestro elementare, il dirigente scolastico Giuseppe Fusacchia, Luca Francescangeli, Change.org, i docenti Elisabetta Amalfitano, Giuseppe Benedetti, Massimo Sabbatini e Ilaria Iapadre, Unione degli studenti.
No al Ddl La buona scuola, no alla scuola della disuguaglianza, sì a una istruzione pubblica che rimetta in moto l’ascensore sociale, che renda il sapere accessibile a tutti, anche a coloro che partono svantaggiati. Mentre gli ultimi dati Ocse rivelano un numero crescente di Neet in Italia e manifestano la disparità sempre maggiore tra licei e istituti professionali, c’è chi vuole andare oltre la riforma renziana, che apre ai privati, si fonda sul principio del capo assoluto, non prevede interventi per la formazione né per la lotta alla dispersione scolastica.
“La scuola che vogliamo. Perché diciamo no al Ddl La Buona scuola:analisi e proposte per il futuro dell’istruzione pubblica” è il tema dell’incontro promosso dal settimanale Left e da L’Asino d’oro edizioni per sabato 6 giugno (ore 15,30, Roma, Via Ludovico di Savoia 2b).
Nei giorni “caldi” in cui al Senato si discute il Ddl 1594 Buona scuola, docenti, parlamentari, studenti e giuristi si troveranno insieme per lanciare proposte didattiche, contenuti e idee per la scuola del futuro. Al tempo stesso l’incontro servirà per individuare eventuali iniziative da intraprendere – non escluso il referendum abrogativo – contro la “riforma” renziana.
Partecipano: Giuseppe Bagni, presidente del Cidi e autore insieme a Rosalba Conserva del libro “Insegnare a chi non vuole imparare”, L’Asino d’oro edizioni, le senatrici Maria Mussini (ex M5s, Gruppo misto) e Alessia Petraglia (Sel), prima e seconda firmataria della Lip, la legge di iniziativa popolare per la scuola della Repubblica scaturita dopo la una raccolta di firme nel 2006. E ancora: Mariangela Bastico, ex viceministro Istruzione, Federico Masini, La Sapienza Roma, Franco Lorenzoni, maestro elementare e autore del libro I bambini pensano grande (Sellerio), Giuseppe Fusacchia, dirigente scolastico e vicepresidente Asal (Associazione scuole autonome del Lazio), i docenti Elisabetta Amalfitano, Giuseppe Benedetti e Massimo Sabbatini, il giudice di Cassazione e membro dell’associazione Giuristi democratici Domenico Gallo, Ilaria Iapadre, dell’esecutivo nazionale dell’UdS (Unione degli Studenti) e Luca Francescangeli, direttore della comunicazione di Change.org.