Decine di migliaia a Parigi, in un corteo attraversato da sconti provocati dai black bloc e alta tensione, ma anche allegria ed entusiasmo a causa di una partecipazione sopra le aspettative. Altre migliaia a Marsiglia, Rennes, Tolosa e Lione. La Francia continua a rispondere ai richiami, per la prima volta unitari, della Cgt, di Force Ouvrieres e di Solidaires: la legge di riforma del lavoro non piace ai lavoratori organizzati e sindacalizzati (servizi pubblici, raccolta rifiuti, ma anche portuali, come quelli di Le Havre ritratti nella foto qui sotto). I sindacati hanno parlato di un milione di persone, probabilmente erano di meno, ma certo il presidente Hollande e il premier Valls sono in grande difficoltà.
Scontri duri a Parigi, dove alcuni manifestanti hanno ironizzato sulla ritrovata durezza della polizia contro i cortei dopo che tre giorni fa a Marsiglia, il CRS (la celere francese) era scomparsa mentre hooligans inglesi e russi mettevano a ferro e fuoco la città.
Il corteo aperto proprio dai portuali è partecipato e tendenzialmente tranquillo, e sono gruppi esterni, sia a Nuit Debout, che ai sindacati, che vanno e vengono e provocano scontri. La polizia sembra aver reagito con durezza, si conta qualche ferito. Intanto la legge è finalmente approdata alla discussione dell’Assemblea nazionale. Qui sotto il video della partenza della manifestazione, più sotto le foto degli scontri e non solo.
#Paris: Dock workers during demonstration & strike against labor law reform. #manif14juin #greve14juin #LoiTravail pic.twitter.com/EfqGqyZ8Ln
— ѕyndιcalιѕт (@syndicalisms) 14 giugno 2016