Squadristi erano i fascisti. Di certo non gli studenti che oggi manifestano per la pace

Entrare in una sala universitaria per prendere la parola, magari alzando la voce ma senza fare alcun atto violento, non è un gesto paragonabile alle operazioni delle squadracce. L'università è il luogo dello sviluppo del pensiero critico. Da parte di esponenti di governo si continua a stravolgere la realtà delle cose, presentando un mondo alla rovescia.

Quindi è fascista

Il 25 aprile è divisivo solo per chi è fascista. Il 25 aprile è politicizzato solo per chi persegue una politica che non prevede l’antifascismo, e quindi è fascista. Il 25 aprile imbarazza solo chi non riesce a fare pace con la Liberazione e quindi è fascista.

“L’insulto sistematico, adoprato come metodo di governo, alla dignità morale dell’uomo”

Siamo sicuri che il termometro del ritorno del fascismo stia nei busti di Mussolini di qualche nostalgico? Rileggiamo quanto diceva Piero Calamandrei

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Editoriale

Chi ha paura del conflitto sociale
Di Simona Maggiorelli

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Armiamoci e pagate
Di Francesco Vignarca

L’arte di abitare la terra. Un convegno internazionale per l’Earth Day

Una giornata alla Casa dell'architettura a Roma per discutere della necessaria trasformazione culturale e politica del nostro modo di pensare il rapporto fra società e natura, fra spazio pubblico e privato in una più ampia visione di bene comune. Con Daniela Gualdi, Flavio Trinca, Paola Traverso, Francesca Zappacosta, Camilla Ariani e molti altri

Libertà di stampa e potere politico, perché l’Italia rischia di finire come l’Ungheria

Dal caso Agi-Angelucci alla par condicio svanita alla Rai, gli esempi della concentrazione del potere mediatico messo in atto dalla destra è ormai evidente e ha avuto il merito di risvegliare dal letargo le opposizioni parlamentari. Quello che manca è una riforma di sistema che garantisca pluralismo dell'informazione e soprattutto il diritto di tutti i cittadini a essere informati

Mohamed Dihani, attivista Saharawi: «La mia gente del deserto da troppi anni senza diritti»

Rapito, incarcerato per anni, è riuscito ad arrivare in Italia, è diventato difensore dei diritti umani ed è ancora in attesa del riconoscimento della protezione internazionale. Lo abbiamo incontrato a Roma negli spazi della mostra fotografica “Saharawi - Oltre l’attesa" di Renato Ferrantini che fino a domani, 20 aprile, nell'ambito della settimana Jaima propone immagini e testimonianze di un popolo di cui non parla più nessuno

In fondo le odiano, le autonomie

il governo di Giorgia Meloni ha deciso di impugnare un provvedimento amministrativo della Regione Emilia Romagna che dava le linee di indirizzo alle Ausl, istruzioni tecniche su come dare seguito alle eventuali richieste di suicidio assistito

È alta tensione tra Venezuela e Guyana per il territorio dell’Esequibo

Maduro ha lanciato un referendum nel territorio conteso. E di recente l'Assemblea nazionale venezuelana ha approvato una legge per annettere quell'area ricca di giacimenti di petrolio che Caracas reclama da oltre un secolo, mentre Georgetown stringeva rapporti sempre più stretti con Usa e Regno Unito. Per arrivare a un compromesso pacifico sono al lavoro diplomatici brasiliani

I garantisti a orologeria

I garantisti a orologeria li riconosci perché fino a ieri mattina chiedevano lo scioglimento del comune di Bari e se possibile della Puglia intera. Ci dicevano che l’indagata che prima era nella destra ormai apparteneva alla sinistra, quindi colpa della sinistra. Poi ieri hanno indagato un politico che da sinistra si è spostato a destra e ripetono che sia colpa della sinistra. Ma la Regione Sicilia non vogliono scioglierla

World Forum for Women in Science, la sfida delle donne scienziate agli stereotipi

Per la maggior parte delle donne che lavorano nel campo della scienza conciliare la qualità della vita e la carriera è un cammino pieno di ostacoli e pregiudizi. Ecco l'analisi di una ricercatrice che partecipa all'ottava edizione della conferenza internazionale nell'ambito del Festival delle scienze di Roma

Eccola la nuova Libia, la Tunisia

Come la sedicente guarda costiera libica, la guardia nazionale marittima tunisina cerca di intercettare e perseguitare le persone migranti senza tenere conto della loro situazione umanitaria o degli accordi internazionali