LEFT N. 21 | 27 MAGGIO 2022


Due milioni di dimissioni volontarie nel 2021 e il fenomeno prosegue. Sempre più lavoratori in Italia rifiutano orari insostenibili, impieghi sottopagati e frustranti. Le chiamano “Grandi dimissioni” ed esprimono un’esigenza di realizzazione personale e la richiesta di ripensare il mondo del lavoro in una chiave diversa da quella neoliberista

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IN COPERTINA

O il lavoro o la vita

di Lorenzo Fargnoli

L’esigenza di un tempo per vivere

di Federico Tulli

Cesare Damiano: Inflazione, guerra, salari, a rischio la tenuta sociale

di Giovanna Barbato

Il “minimo” indispensabile di Francesco Campolongo

ed Enrico Monaco

Lavorare meno, il tempo è adesso

di Fausto Durante

Sarah Jaffe: Si deve “amare” il proprio lavoro?

di Alessia Gasparini

SOCIETÀ

Mininni (Flai Cgil): «Carestia e speculazioni sul grano, anche per questo la guerra va fermata»

di Frida Nacinovich

Perché si può abolire il carcere

di Gherardo Colombo

La “giustizia giusta” e l’obiettivo dei referendum

di Giovanni Russo Spena

Andiamo verso un baricentro euroasiatico?

di Andrea Ventura

ESTERI

Anche in Giappone c’è stato il Sessantotto

di Pio d’Emilia

CULTURA

Telmo Pievani: Quella scoperta che proprio non ti aspetti

di Simona Maggiorelli

La Resistenza ritrovata

di Rita De Petra

Enrico Pieranunzi: Music Inn, la fucina del jazz

di Lucia Ianniello


Le rubriche

Temperature

di Fabio Magnasciutti

Left quote

di Massimo Fagioli

Editoriale

di Simona Maggiorelli

Parere

di Maria Cecilia Guerra

Cinema

di Giusi De Santis

Libri

di Filippo La Porta

Tempo liberato

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