LEFT N. 23 | 5 giugno 2020


La pandemia ha reso evidente che in Italia il diritto all’istruzione è considerato marginale e che la scuola pubblica è ritenuta meno importante di quella privata. In questo clima si svolge la maturità. E a settembre ci saranno ancora poche aule, pochi docenti e poche risorse. Come si pensa di garantire la sicurezza e lo svolgimento delle lezioni? Una risposta va data ora
ACQUISTA IL Nr. 23/2020 IN DIGITALE

COPERTINA

Potere alla conoscenza

di Lorenzo Fioramonti

«La scuola è aperta a tutti»

di Enrico Terrinoni

Prove tecniche di riapertura

di Donatella Coccoli

Alla ricerca di aule, docenti e soldi

di D. Coc.

Per chi non è suonata la campanella

di Stefano Galieni

Ripensiamo gli spazi scolastici

di Corrado Landi

L’età dell’incertezza

di Francesca Fagioli

«Prof, non sopporto più di vederla sullo schermo, piatta»

di Antonella Bonaiuto

Chi si occupa di salute mentale non trascuri gli adolescenti

di Nella Lo Cascio

Noi e i nostri studenti, vicini anche se lontani

di Elena Maturi

Noi vogliamo più scuola. E lei, ministro Azzolina?

di Filippo Benfante e Costanza Margiotta

Imprese miracolose: le scuole private cattoliche

di Roberto Grendene


Di cosa abbiamo bisogno per sostenere il lavoro

di Cesare Damiano


Partita a scacchi con l’austerity

di Roberto Musacchio

Non si vive di solo Mes

di Andrea Ventura


Gli artigli di Netanyahu sulla Valle del Giordano

di Chiara Cruciati

La nazione indiana in balìa del Covid-19

di Alessia Gasparini

Vita da Navajo ai tempi del coronavirus

di Valentina Musmeci


Pandemia e sanità pubblica, cosa è davvero accaduto

di Quinto Tozzi

Gli infiniti mondi di Giovanna Garzoni

di Simona Maggiorelli

L’invenzione di Sax, che storia

di Roberto Biasco


le rubriche

Left quote

di Massimo Fagioli

#Inbuonafede

di Federica Giglio

Editoriale

di Elisabetta Amalfitano

Temperature

di Fabio Magnasciutti

Libri

di Filippo La Porta

Tempo liberato

Community

Vaurandom

di Vauro

PRECEDENTE | SUCCESSIVO