LEFT N. 24 | 12 giugno 2020


Black Lives Matter è diventato un motto universale.
Da Minneapolis a Gaza, da Roma a Parigi si leva un deciso no alla violenza e al razzismo di Stato. Da questo rifiuto nascerà un movimento politico internazionale consapevole della naturale uguaglianza di tutti gli esseri umani?
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COPERTINA

No justice, no peace

di Tom L. Paul

Luca Briasco: In America, libri da un mondo in rivolta

di Simona Maggiorelli

Breve storia di una nazione fondata sull’odio razziale

di Stefano Luconi

Il terrore della diversità, la negazione dell’uguaglianza

di Fernando Panzera

«Siamo tutti antifascisti», da Minneapolis a Roma

di Alessia Gasparini

Il braccio violento della gendarmerie national

di Checchino Antonini

Eyad come George: Palestinian lives matter

di Roberto Prinzi

Free Hong Kong. Limpidi come l’acqua, mobili come l’acqua

di Francesco Radicioni

L’abuso di polizia in Italia è ancora un tabù, a quando una vera riforma?

di Lorenzo Guadagnucci


«Gli studenti non siano l’ultima ruota del carro»

di Donatella Coccoli

Didattica online, lo scoglio di settembre

di Annamaria Calò

L’importanza di fare domande. In classe

di Assunta Amendola


Come Cuba resiste alla pandemia e al virus dell’embargo Usa

di Angelo Baracca e Rosella Franconi

«La loro casa è la nostra prigione»

di Pamela Cioni


La lezione della Regina viarum

di Rita Paris

Caffarella, breve storia di un parco riconquistato

di Mirella Di Giovine

Il nuovo umanesimo della cura di Paola Cosmacini,

illustrazione di Marilena Nardi

Davide Zaccagnini: L’alleanza tra medici e robot che può salvarci la vita

di Carla Severini


le rubriche

Temperature/1

di Fabio Magnasciutti

Left quote

di Massimo Fagioli

Editoriale

di Simona Maggiorelli

Temperature/2

di Fabio Magnasciutti

Parere

di Roberto Musacchio

Libri

di Filippo La Porta

Tempo liberato

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