LEFT N. 39 | 28 Settembre 2018

Il governo giallonero, nel nome di Dio, patria e famiglia,
attacca i diritti conquistati in decenni di battaglie
e riporta il Paese agli anni Venti.
Altro che cambiamento

PRIMO PIANO

A Bari è stata un’aggressione squadrista, CasaPound va sciolto

di Eleonora Forenza

COPERTINA

Una legge nel nome del padre

di Chiara Saraceno

Se lo Stato diventa nemico di donne e bambini

di Adriana Bembina

Le donne non stanno a guardare

di Leonardo Filippi

Le vittime di tratta sono senza protezione

di Stefano Galieni

Lella Palladino: Chi ha un partner violento è in pericolo

di Donatella Coccoli

Carlo Flamigni: Questo governo è fuori dalla realtà

di Federico Tulli

Le conquiste delle donne in Italia sono di nuovo a rischio

di Sandra Santomauro

Un medico può essere obiettore?

di Massimo Ponti


Quella madre e i suoi figli non dovevano essere in carcere

di Irene Testa

Né di sinistra né laico: spoiler sul Pd del futuro

di Checchino Antonini

Indebitarsi e cercare un capro espiatorio. Incompetenza a 5Stelle

di Giovanni Paglia

Damiano Coletta: Dare fiducia ai cittadini attraverso i beni comuni

di Don.Coc.

Pedofilia nel clero: Stato e Chiesa non indagano

di Fe.T.

Suprematisti contro conservatori: la nuova lotta tra bande in Vaticano

di Carla Corsetti

Quella difesa non è legittima, l’Italia verso il Far west

di Giorgio Beretta


Il governo Sánchez alla prova dei fatti

di Steven Forti


La nuova via della seta, una sfida storica per la Cina

di Federico Masini

La Siria non conosce tregua

di Chiara Cruciati


Il panorama messo in luce da Tadao Ando

di Matteo Sintini

«La mia casa è l’Italia». Parlano i protagonisti di Sembra mio figlio

di Amarilda Dhrami

Da sempre migranti in cerca di futuro

di Urs Stahel

La poesia nascosta nella realtà

di Goffredo Adinolfi


le rubriche

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Editoriale

di Simona Maggiorelli

Vaurandom

di Vauro

Libri

di Filippo La Porta

Cinema

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