LEFT N. 44 | 2 Novembre 2018


La Prima guerra mondiale non è mai finita.
Ha propagato il virus del nazionalismo e del razzismo che oggi infetta
anche l’Italia. Ma la storia non si ripete e gli anticorpi ci sono.
Nella Costituzione, nella prassi democratica e negli ideali di sinistra

COPERTINA

L’Italia non è Weimar ma…

di Checchino Antonini

L’inganno della guerra svelato dai disertori

di Leonardo Filippi

Da mondiale a locale la guerra che non finisce mai

di Stefano Galieni

Lo spettro della democratura si aggira per l’Europa

di Don. Coc.

Poveri, sporchi e cenciosi. L’antisemitismo e la guerra ai migranti

di Sergio Bontempelli

Cartografia critica di un mondo in guerra

di Raffaele Crocco


Omicidio Borsellino: anatomia di un inganno

di Stefania Limiti e Sandra Rizza

Intervista agli avvocati Repici e Di Gregorio

di St. Lim. e San. Riz.

Eutanasia legale, non c’è fede che tenga

di Francesco Troccoli

Lucania, il gusto amaro del petrolio

di Di. Buo.

Il fondo del barile

di Dino Buonaiuto

Giambattista Mele: Quei pozzi avvelenano le persone

di Di. Buo.

Tanto greggio, poco lavoro

di Di. Buo.

Anche i francesi giocano al Risiko lucano

di Luca Manes

C’è chi dice no. E il Vallo del Diano è trivella free

di Di. Buo.


Messico, il coraggio di resistere all’assedio dei narcos

di Fausta Speranza

Uganda, chi ha paura del Paese senza frontiere

di Francesca Giani e Giacomo Rota


L’immaginazione in scena con Camus

di Catherine Penn e Ludovica Valeri

Raccontare la classe senza perdere la tenerezza

di Alberto Prunetti


Bianciardi maestro di controstoria

di Francesco Ghidetti

I fumetti suonati di Daniele Celona

di Alessandra Grimaldi


le rubriche

Left quote

di Massimo Fagioli

L’iniziativa

di Stefano Bleggi, Melting pot Europa

Editoriale

di Simona Maggiorelli

Temperature

di Fabio Magnasciutti

Vaurandom

di Vauro

Libri

di Filippo La Porta

Cinema

di Daniela Ceselli

Tempo liberato

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