LEFT N. 5 | 1 febbraio 2019


Sfruttamento delle risorse,
land grabbing, frontiere aperte
per merci e capitali, porti chiusi
per i profughi. Da Macron a Di Maio
e Salvini, neoliberisti e sovranisti
fanno a gara a chi è più imperialista.
Sulla pelle delle persone

COPERTINA

Padroni a casa d’altri

di Checchino Antonini

Uno schiaffo al volto disumano dell’Europa

di Roberto Musacchio

Tripoli, bel suol d’affari. Per Roma e Parigi

di Rachele Gonnelli

Pakistan, le scorie del colonialismo fanno ancora vittime

di Sabika Shah Povia

Soft power made in China, l’Africa è preda del dragone

di Alessandra Colarizi

Colonialismo 2.0, chi sono i nuovi sfruttatori

di Youssef Hassan Holgado

Grazie agli arbitrati le aziende vincono facile

di Leonardo Filippi


I Cpr e il business della repressione

di Stefano Galieni

Amane, Ahmed e gli altri, vittime di chi chiude i porti

di Antonella Napoli

Lotta al caporalato, solo false promesse

di Leonardo Filippi

Il pollice gialloverde per l’agricoltura insostenibile

di Antonio Onorati

L’Onu in difesa dei contadini contro le multinazionali

di Donatella Coccoli

Che idea, una discarica tra frutteti e siti archeologici

di Manlio Lilli

I dimenticati dell’Appennino

di Federica Tourn


Turchia, Leyla Guven, una vita in prima linea

di Chiara Cruciati

Yasemin Çongar: Il processo ad Ahmet Altan? Una drammatica farsa

di Orlando Trinchi

Palazzo dei Diamanti di Ferrara: scoppia la polemica sul progetto bocciato

di Giancarlo Leonelli

Ester Coen: La lezione civile che viene dalla storia dell’arte

di Stefano Miliani

Uso e abuso del termine raptus

di Domenico Fargnoli

Emidio Clementi, Massimo Volume: così cantiamo il presente

di Alessandra Grimaldi


le rubriche

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Editoriale

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Editoriale

di Simona Maggiorelli

Vaurandom

di Vauro

Libri

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di Daniela Ceselli

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