LEFT N. 5 | 2 FEBBRAIO 2018


Nonostante la propaganda renziana il Jobs act è un fallimento.
L’occupazione in Italia è sempre più precaria, sotto pagata, a volte perfino gratuita.
E il tempo libero non esiste più.
La sinistra deve realizzare un’alternativa concreta al dogma neoliberista

COPERTINA

Rottamare il Jobs act non basta

di Maurizio Franco

L’inganno nascosto del reddito minimo garantito

di Leonardo Filippi

Guariniello: La flessibilità aumenta i rischi di incidenti sul lavoro

di Donatella Coccoli

Jobs act, che bel regalo: lavoro temporaneo. E povero

di Simone Fana

Potere del neoliberismo: il lavoro rende poveri

di Andrea Ventura

Precari e posti fissi, le basi comuni dello sfruttamento

di Maurizio Brotini

Se la moda non è trasparente

di Sara Capolungo

Gli sfruttati dei musei e degli archivi

di Federico Giannini

Il grande schermo fa luce sulle condizioni di lavoro

di Emiliano Dal Toso

Professioni ultra fortunate: l’insegnante di religione

di Federico Tulli


La Norvegia non è più un Paese per migranti

di Angelo Ferracuti

Le terre dell’inquietudine nelle voci degli scrittori

di Fabio Pedone


La guerra dimenticata, Kiev nella morsa di Usa e Russia

di Yurii Colombo

Il coraggio della rivista Zeta. Contro la narco-politica

di Cristina Mastrandrea


Joyce dell’esilio

di Enrico Terrinoni

Quel linguaggio in continua espansione

di en. ter.

L’architettura del riscatto africano

di Caterina Calzini e Flavio Vitale

La disfida dei reperti, Pechino alla ricerca del “cinese doc”

di Alessandra Colarizi

“Sembrava una persona normale”

di Carlo Anzilotti

Charles Darwin, antischiavista non per caso

di Pietro Greco


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