LEFT N. 50 | 13 dicembre 2019


Da “fine pena mai” a “fine processo mai”.
Il blocco della prescrizione è solo l’ultima spia di una mentalità forcaiola molto diffusa
in Parlamento. L’idea del giudizio perenne e del carcere come vendetta nega la possibilità di trasformazione dell’individuo e va contro la Costituzione antifascista

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COPERTINA

Giustizia, non vendetta

di Giulio Cavalli

La verità vi prego sulla prescrizione

di Valentina Stella

Sfidiamo la demagogia populista in nome di Antigone

di Giovanni Russo Spena

Tutti i difetti di una riforma inutile e dannosa

di Cesare Antetomaso

I finti buoni propositi della legge Spazzacorrotti

di Felice Besostri

Una ragionevole durata dei processi, in nome dello Stato di diritto

di Irene Testa e Maurizio Turco

L’antifascismo e la Costituzione negata

di Valentina Angeli

Pena di morte: la mappa della barbarie

di Federico Tulli


La violenza sulle donne si può prevenire

di Alessia Gasparini


Libere di nuotare in mare aperto

di Anna Frati

Perché le sardine colmano un vuoto lasciato a sinistra

di Leonardo Filippi

Una boccata d’ossigeno in questo clima da Gotham city

di Francesco Laforgia

Elly Schlein: Per vincere ci vuole coraggio, di cambiare

di Mauro Sentimenti

Tra la via Emilia e il Mes

di Checchino Antonini


Eduardo Garzón: C’è vita oltre i vincoli di bilancio Ue

di Francesco Campolongo

Più austerità meno diritti, c’è chi dice no

di Roberto Musacchio


Spoon River, lo spazio dell’immaginazione

di Enrico Terrinoni


Fermate il Mose, una sciagura per Venezia

di Vezio De Lucia

Gli anticorpi della metropoli

di Enzo Scandurra

Come iniziò la gentrification

di Daniela Festa


le rubriche

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