LEFT N. 7 | LUGLIO 2024


A pochi mesi dalle elezioni che possono riconsegnare gli Stati Uniti nelle mani di Trump, il piano inclinato del potere globale pende sempre più verso la Cina di Xi. Incidono il progresso di Pechino nell’high tech e nella produzione di auto elettriche, ma anche le guerre in Ucraina e Medio Oriente e la debolezza politica dell’Europa

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IN COPERTINA

Se Pechino delocalizza in Europa»

di Federico Masini

Usa, la fabbrica delle disuguaglianze

di David Natali

Cosa c’è dietro l’America arrabbiata

di Alessandro Scassellati Sforzolini

Quanti muri nella politica Usa

di Alessandro Scassellati Sforzolini

Le prime crepe nell’impero di Modi

di Francesco Valacchi

SOCIETÀ

Giovanni Mininni (Flai Cgil): Quando il profitto vale più della vita umana

di Simona Maggiorelli

Non tornano i conti del governo sul lavoro

di Cesare Damiano

Dall’operaio massa ai nuovi schiavi

di Maurizio Brotini

Lo Stato di polizia è dietro l’angolo

di Giovanni Russo Spena

L’autonomia sarà un boomerang per Meloni

di Pino Ippolito Armino

Ora, opposizione unita contro il premierato

di Daniela Padoan

EUROPA

Francesca Santolini: Non solo negazionisti, pure ecofascisti

di Giacomo Pellini

CULTURA

Kafka tra lettere reali e lettere immaginarie

di Cecilia Iannaco

Valentina Mira: Il neofascismo e la manipolazione del pensiero

di Francesco Troccoli

Quanti colpi di scena nell’arte medica

di Paola Cosmacini

Davanti a Caravaggio. “Hai la sindrome di Stendhal?”

di Antonino Saggio

Cristiano Godano: Suonare solo per la bellezza

di Alessandra Grimaldi