A proposito di paninari al governo: a Lodi dopo l’arresto del sindaco PD Simone Uggetti per turbativa d’asta è stato convocato per domani, giovedì’ 19 maggio, il primo consiglio comunale dopo la vicenda che ha inevitabilmente scosso la città. Fin qui nulla di strano. Ma seguitemi: sarà probabile che le opposizioni chiedano che il sindaco (al momento agli arresti domiciliari) abbia il buon cuore di dimettersi. Tutto normale, direte voi. E cosa fa la segreteria lodigiana del Partito Democratico? Invia una mail, questa:
In pratica, dice il PD, siccome quegli altri verranno presumibilmente a chiedere le dimissioni cerchiamo di radunarci anche noi. Una guerra tra bande, insomma. Nessun cenno alla politica, non sia mai, e nemmeno un rigo per “entrare nel merito”, come dice il grande capo Matteo.
C’è da capire chi porterà i fischietti, le trombette a forma di lingua, le bibite, i bicchieri di plastica e la carbonella per cucinare qualcosa durante l’attesa: i tifosi di supporto probabilmente saranno numerati, da una parte i democratici e dall’altra la squadra dei gufi. Una cosa del genere. Oppure una partita nella meravigliosa piazza della città a palla avvelenata. E chi perde si dimette. Oppure, perché no, il consiglio comunale si aprirà con una gara di rutti. Una cosa così.
Però sono due le cose che colpiscono su tutte: la prima è che questi sono gli stessi che accusano di “populismo” tutti gli altri (e intanto sono un partito da adunate serali) e la seconda è che ancora insistono nell’invitare “anche amici e simpatizzanti del centro-sinistra”. Hanno scritto proprio così. Chissà come ci rimane male Verdini.
A proposito: ma quale sarà lo slogan dei piddini? Ciaone?
Buon giovedì.