«Devono pagare, non ci sono dubbi. Lo dice la Costituzione». Lorenza Carlassare professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Padova interviene a proposito delle sentenze della Corte di Cassazione che obbligano due istituti religiosi paritari di Livorno a pagare gli arretrati dell’Ici al Comune. «È semplicissimo, basta leggere l’articolo 33 della Costituzione che dice che enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione ma “senza oneri per lo Stato”. Non occorre essere menti superiori per capirlo. Inoltre, sono già troppi i fondi dati alle scuole private – che è inutile che le chiamino scuole paritarie – perché sono private». «Quindi – continua la giurista – questi istituti non devono godere di privilegi né ricevere sovvenzioni almeno fino a che le esigenze della scuola pubblica non siano state finalmente soddisfatte, a cominciare dagli edifici fino alla condizione dei professori. Se lo Stato avesse risorse sufficienti, una volta soddisfatto il suo obbligo di rimettere a posto la scuola pubblica, al limite, potrebbe anche disporre del residuo».
E che ne pensa la costituzionalista del giudizio che ha dato il presidente della Cei, definendo la sentenza della Cassazione “ideologica e pericolosa”? «I pericoli sono piuttosto nelle scuole private in cui i docenti non hanno libertà d’insegnamento e possono essere sostituiti se non seguono l’indirizzo della scuola, mentre è il pluralismo ad essere il fondamento di una formazione critica. In questi anni hanno mortificato la scuola pubblica e la dignità dei docenti, gli edifici scolatici sono in rovina, mancano insegnanti di sostegno per i ragazzi più fragili, di cui lo stato ha l’obbligo costituzionale di prendersi cura. E invece lo Stato che fa? Trascura la scuola pubblica a vantaggio di quella private».
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