«Pensavo di accogliere una famiglia, poi mi sono detto: possiamo fare di meglio». Questo ha detto a le Journal de Dimanche il fondatore delle guide Routard, Philippe Gloaguen. L’idea che gli è venuta è semplice: produrre e stampare una guida per rifugiati che aiutasse quelle Ong che lavorano sul campo a comunicare con chi arriva, non usa l’alfabeto latino e magari non parla una parola di una lingua che non sia la sua. Non solo siriani, ma anche afghani, eritrei, etiopi.
Presto fatto: la guida è pronta, 85 pagine di icone usando le quali si possono fornire informazioni relative a tutti i bisogni primari che una persona appena giunta in un Paese può avere. Dalla sanità, all’igiene personale, dal nutrimento all’ubicazione dei luoghi di culto. La guida verrà stampata in questi giorni e sarà distribuita nel prossimo weekend in 4mila copie. Potete vederla tutta qui.