Quella a cavallo tra le montagne di India, Pakistan e Afghanistan non è solo una delle regioni più irrequiete del mondo degli ultimi decenni ma anche un'area sismica tra le più attive del pianeta. E come se non bastasse la guerra, un altro sisma torna a colpire l'area. Il terremoto, due minuti di scossa del 7,5 della scala Richter, con epicentro nella provincia afghana di Badakhshan è stato avvertito nei tre Paesi (qui sotto una mappa interattiva) e ha lasciato vittime certe in Afghanistan e Pakistan. Almeno 180 i morti accertati, ma il computo è parziale, parliamo di aree spesso remote e difficili da raggiungere. E' probabile che i numeri siano destinati ad aumentare. Almeno dodici studentesse sono morte mentre cercavano di lasciare l'edificio della scuola dove si trovavano durante la scossa.
Dopo la scossa iniziale ci sono state diverse scosse di assestamento e giorni passati a piovuto in maniera insistente e, avverte Medici Senza Frontiere, ora il pericolo è quello delle frane (come quella nel video qui sotto). E poi del della contamonazione dell'acqua potabile. Le agenzie e le Ong internazionali già presenti sul terreno stanno cercando di capire l'entità della crisi dopo un sisma che è il peggiore in Afghanistan da 66 anni e in Pakistan da una decina d'anni.
Qui sotto alcune immagini delle ore successive alla scossa
[caption id="attachment_62704" align="aligncenter" width="620"] Dopo la scossa a Kabul, (AP Photo/Rahmat Gul)[/caption]
[caption id="attachment_62705" align="aligncenter" width="620"] Donne kashmiri in strada a Srinagar, nel Kashmir indiano (AP Photo/Mukhtar Khan)[/caption]
[caption id="attachment_62706" align="aligncenter" width="620"] Le scarpe delle ragazze di una scuola nei pressi di Talukan, Afghanistan, almeno 12 sono morte mentre cercavano di fuggire dall'edificio che crollava (AP Photo/Naim Rahimi)[/caption]
[caption id="attachment_62708" align="aligncenter" width="620"] Peshawar, un uomo trasporta un parente ferito (AP Photo/Mohammad Sajjad)[/caption]
[caption id="attachment_62709" align="aligncenter" width="620"] Peshawar, Pakistan, una donna estratta dalle macerie della sua casa (AP Photo/Mohammad Sajjad)[/caption]
[caption id="attachment_62710" align="aligncenter" width="620"] Kabul, Afghanistan, un uomo spala tra le macerie della sua casa (AP Photo/Rahmat Gul)[/caption]
[caption id="attachment_62711" align="aligncenter" width="620"] Taluqan, Afghanistan, studentesse ferite nel crollo della loro scuola vengono curate in ospedale. (AP Photo/Zalmai Ashna)[/caption]
[caption id="attachment_62716" align="aligncenter" width="620"] Case crollate nell'Hindu Kush, Pakistan (EPA/Wali Khan Shinwari)[/caption]
[caption id="attachment_62717" align="aligncenter" width="620"] Peshawar, durante la scossa (EPA/Arshab Arbab)[/caption]
Quella a cavallo tra le montagne di India, Pakistan e Afghanistan non è solo una delle regioni più irrequiete del mondo degli ultimi decenni ma anche un’area sismica tra le più attive del pianeta. E come se non bastasse la guerra, un altro sisma torna a colpire l’area. Il terremoto, due minuti di scossa del 7,5 della scala Richter, con epicentro nella provincia afghana di Badakhshan è stato avvertito nei tre Paesi (qui sotto una mappa interattiva) e ha lasciato vittime certe in Afghanistan e Pakistan. Almeno 180 i morti accertati, ma il computo è parziale, parliamo di aree spesso remote e difficili da raggiungere. E’ probabile che i numeri siano destinati ad aumentare. Almeno dodici studentesse sono morte mentre cercavano di lasciare l’edificio della scuola dove si trovavano durante la scossa.
Dopo la scossa iniziale ci sono state diverse scosse di assestamento e giorni passati a piovuto in maniera insistente e, avverte Medici Senza Frontiere, ora il pericolo è quello delle frane (come quella nel video qui sotto). E poi del della contamonazione dell’acqua potabile. Le agenzie e le Ong internazionali già presenti sul terreno stanno cercando di capire l’entità della crisi dopo un sisma che è il peggiore in Afghanistan da 66 anni e in Pakistan da una decina d’anni.
Qui sotto alcune immagini delle ore successive alla scossa