Hanno pensato bene di mettere delle sagome cartonate (come il loro coraggio), immagini funebri e qualche epigrafe contro lo “ius soli” per condannare “il favoreggiamento di un’invasione pianificata di orde di immigrati extracomunitarie”, il tutto in un’operazione notturna (come i vigliacchi che hanno sempre bisogno delle tenebre) davanti alle sedi Caritas di Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia, Piacenza, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso.
L’azione è stata rivendicata dal “Veneto Fronte Skinheads” sul proprio sito in un comunicato stampa che profuma di un fascismo che galleggia tra la tenerezza che si prova per gli idioti e lo sdegno per la latente pericolosità degli stupidi:
“Di fronte ai tiepidi, rari e scarni festeggiamenti per l’anniversario della Prima guerra mondiale, l’associazione culturale (e già qui giù di grasse risate, ma del resto anche Salvini è un segretario di partito nda) intende rivendicare le azioni tenutesi nella notte di ieri, volte a denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all’annientamento dell’identità italiana”.
Il comunicato si conclude con “Da sempre e per sempre guerra ai nemici della nostra terra!”
In un tempo in cui i Salvini o le Santanché di turno si divertono a spostare ogni giorno più in là l’asticella del limite politico nelle proprie affermazioni saremo capace di riconoscere il bordo tra le pittoresche azioni dimostrative e i semi di un adolescente terrorismo italico?
Il terrore genera mostri e i mostri spesso partoriscono fascismi e nazionalismi. E anche se in prima battuta possono sembrare inoffensivi contengono già tutta la bile e l’ignoranza pericolosa per la democrazia.
Anche per questo il Salvini di turno è il lievito indispensabile del terrorismo in tutte le sue forme.