Dall'infanzia come ragazzino malinconico a Portorico fino alla conquista dei palcoscenici in abiti femminili, passando per la Factory del padre della pop art, le memorie di Holly sono lo stupefacente ritratto di un'esistenza vissuta col piede costantemente premuto sull'acceleratore. Sempre senza rimpianti e con piglio da vera combattente. Truman Capote disse di lei: «Holly sei il volto degli anni 70»
«Holly came from Miami, F-L-A / Hitchhiked her way across the U.S.A / Plucked her eyebrows on the way / Shaved her legs, and then he was a she».
Holly era un simbolo di libertà e trasgressione, ebbe più volte guai con la legge e finì anche in carcere per dei brevi periodi. Negli ultimi anni si è dedicata a spettacoli e cabaret ed è comparsa in pellicole e telefilm con dei cameo. L’ultimo nel 2014 in Trasparent – serie tv che al centro ha proprio la storia di un uomo che inizia a 70 anni il suo percorso di transizione – in due episodi dove interpreta Vivian.
La straordinaria vita di Holly Woodlawn, raccontata in modo spregiudicato e esilarante, è raccolta nel libro autobiografico Coi tacchi alti nei bassi fondi. Dall’infanzia come ragazzino malinconico a Portorico fino alla conquista dei palcoscenici in abiti femminili, passando per la Factory del padre della pop art, le memorie di Holly sono lo stupefacente ritratto di un’esistenza vissuta col piede costantemente premuto sull’acceleratore. Sempre senza rimpianti e con piglio da vera combattente.
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