Dicono che in fondo succeda sempre così, che basti l’ultimo respiro fatto in coscienza per pentirsi di tutti i peccati e poi andarsene. Di per sé risulta anche abbastanza comodo, a pensarci bene: è come vivere tutta la vita tenendosi in tasca il bigliettino del «pentiti gratis» in un Monopoli a grandezza naturale. I cattolici vedono in quell’estrema conversione un’occasione di riscatto mentre i cinici laici sanno bene quanto conti la possibilità di uscirne puliti anche all’ultimo metro.
La conversione di Bondi invece rientra nella metafisica, ai bordi della patologia, se è vero che l’ex ministro più pubblicamente servile dell’epoca Berlusconi ha deciso di annunciare la propria conversione con un’intervista che risuona come un miserere: “Berlusconi pensa ai suoi interessi” ha dichiarato il Sancho Panza tradito estraendo dal cappello anche una similitudine tra Silvio e il Conte Ugolino tanto per ricordare a tutti la sua buona cultura generale. E tutti gli altri giù con gli insulti: “vergognati!”, “traditore!”, “Caino!”. A vederla da fuori sembra il miglior presepe politico degli ultimi vent’anni.
Pensa te se domani succedesse davvero che in Parlamento si pentano tutti: Berlusconi con le mani in alto che ci dice a reti unificate «sì, è vero, ho fatto i cazzi miei però ci ho sempre tenuto che voi foste divertiti abbastanza», oppure Sacconi che a colpi di cilicio ci confessa di avere preso le difese della famiglia tradizionale solo «perché il presepe e i marò erano già tutti occupati», oppure Sgarbi che ci scrive una lettera in cui confessa che «nonostante l’arte e la bellezza è sempre la parolaccia a far ridere tutti» e provate ad immaginare Angelino Alfano che, davvero libero, si siede a penzoloni a bordo palco per poter piangere e urlare tutti gli scherzi subiti in aula in tutti questi anni. Sarebbe da scovare forse anche Matteo Renzi, che probabilmente a quel punto davvero si slaccerebbe i pantaloni per poter liberamente lasciare andare la pancia lasciandosi andare in un «avete visto? altro che sfigato» mentre metà del Parlamento sarebbe libera di mettersi in una sporta di iuta anche i soprammobili prima di andarsene via.
Ecco: la conversione di Bondi è la prova che tutti in fondo siamo umani e fatichiamo comunque a tenere il nostro personaggio per tutti questi anni. Ci grattiamo, pensiamo cose insulse e al riparo da occhi indiscreti non riusciamo a non compatirci. Bondi è la prima grande riforma del 2015: un decreto per tenere a mente di non prendersi mai troppo sul serio. E pure di non prenderli troppo sul serio.