Temperature dieci gradi sotto zero. Le organizzazioni umanitarie di medici che lavorano nei Balcani lanciano l'allarme. Le famiglie tendono a non volersi fermare per le cure per paura della chiusura dei confini
I medici che lavorano nei campi di rifugiati sulla rotta balcanica segnalano un boom di persone malate a causa del freddo estremo. Le temperature nella regione sono scese abbondantemente sotto lo zero e hanno toccato minimi di -11 gradi centigradi. Ai migranti viene offerta assistenza medica, vestiti caldi e cibo presso i principali punti di rifugiati al confine serbo con la Macedonia, a sud, e la Croazia a nord. Ad ammalarsi con più frequenza vecchi e bambini. Le famiglie tendono a non volersi fermare per le cure per paura della chiusura dei confini.