Un convoglio di aiuti è entrato ieri nella città assediata. L'Onu chiede di evacuare centinaia di persone. I centri isolati da gruppi armati di ogni fronte in guerra sono almeno quindici

Un convoglio umanitario del World Food Program e della Mezzaluna/Croce rossa è entrato ieri a Madaya, la città di 40mila persone che muore di fame perché ha avuto la sventura di cadere nelle mani di Ahrar al Sham e di al Nusra (al Qaida in Siria) e di trovarsi a pochi chilometri da Damasco e dal confine libanese. Convogli che portano coperte, acqua potabile, latte in polvere per bambini e cibo sono entrati anche nelle vicine Foah e Kefraya, a loro volta assediate dai gruppi jihadisti da marzo.

«Sono così deboli che pur venendo incontro per ringraziarci non avevano nessun entusiasmo al vederci arrivare» ha detto un infermiere della Croce rossa alla France Presse.

In this Monday, Jan. 11, 2016 photo, residents talk to a reporter after the arrival of an aid convoy, in the besieged town of Madaya, northwest of Damascus, Syria. Aid convoys reached three besieged villages on Monday — Madaya, near Damascus, where U.N. humanitarian chief Stephen O'Brien said about 400 people need to be evacuated immediately to receive life-saving treatment for medical conditions, malnourishment and starvation, and the Shiite villages of Foua and Kfarya in northern Syria. Reports of starvation and images of emaciated children have raised global concerns and underscored the urgency for new peace talks that the U.N. is hoping to host in Geneva on Jan. 25. (AP Photo)

Dal primo dicembre a Madaya sono morte di stenti 21 persone e molte altre rischiano questa fine se non si metterà fine all’assedio. Secondo il capo delle operazioni umanitarie Onu in zona, Stephen O’Brien, ci sono almeno 400 persone che hanno immediatamente bisogno di cure e che è necessario evacuare: «Occorre organizzare e concordare questa operazione», ha detto. Per adesso solo poche decine di persone sono state autorizzate a lasciare al città. I ribelli si sono rifiutati di dare cibo agli abitanti e sono anzi accusati di vendere al mercato nero a cifre esorbitanti.

 

 

Tutte le parti in conflitto stanno usano l’assedio come strumento di guerra: ci sono almeno 15 località circondate. Eserciti e milizie circondano i quartieri, le città o i paesi, bloccano l’accesso ai convogli umanitari e impediscono ai civili di lasciare l’area. Oltre a Madaya, chiusa da Hezbollah – che a sua volta ha accusato le milizie jihadista non legate all’ISIS di usare i civili come scudi – l’esercito di Assad ha sigillato Ghouta e Darayya, sobborghi di Damasco, e la città di montagna di Zabadani. I ribelli hanno circondato i villaggi di Foah e Kefraya e l’ISIS assedia le zone controllate da Damasco a Deir al-Zour.

In this Monday, Jan. 11, 2016 photo, members of the Syrian Red Cross stand near aid vehicles loaded with food and other supplies that entered the besieged town of Madaya about 15 miles (24 kilometers) northwest of Damascus, Syria. Madaya has been blockaded for months by government troops and the Lebanese militant group Hezbollah. Opposition activists and aid groups have reported several deaths from starvation in recent weeks. (AP Photo)

This picture provided by The International Committee of the Red Cross (ICRC), working alongside the Syrian Arab Red Crescent (SARC) and the United Nations (UN), shows a convoy containing food, medical items, blankets and other materials being delivered to the town of Madaya in Syria, Monday, Jan. 11, 2016. The town, about 15 miles (24 kilometers) northwest of Damascus, has been blockaded for months by government troops and the Lebanese militant group Hezbollah. Opposition activists and aid groups have reported several deaths from starvation in recent weeks. (ICRC via AP)

In this Monday, Jan. 11, 2016 photo, people wait to leave the besieged town of Madaya, northwest of Damascus, Syria. Aid convoys reached three besieged villages on Monday — Madaya, near Damascus, where U.N. humanitarian chief Stephen O'Brien said about 400 people need to be evacuated immediately to receive life-saving treatment for medical conditions, malnourishment and starvation, and the Shiite villages of Foua and Kfarya in northern Syria. Reports of starvation and images of emaciated children have raised global concerns and underscored the urgency for new peace talks that the U.N. is hoping to host in Geneva on Jan. 25. (AP Photo)