Facciamo che ci sono un mondo A che chiameremo A e un mondo B, chiamiamolo B. Il mondo A è la vostra rassicurante italietta che volete difendere con i denti dall’orda barbarica dei gay che mangiano i bambini (una pericolosa evoluzione di antichi uomini rossi), il mondo B è il dirupo in cui vorrebbero portarvi quella dannata Cirinnà e le lobby gay (non riesco a stare serio nemmeno a scriverlo, eh). Iniziamo.
Nel mondo A la piccola Serena si sveglia presto, deve andare a scuola e non può rischiare di arrivare tardi perché c’è il saggio di flauto. Vive con la madre, Elena, che ha avuto una figlia (ci interessa come? No. Sono cose personali e sconce, suvvia). Elena si è innamorata di Paola. Elena e Paola vivono insieme. Si amano. Amano Serena come si amano i figli, senza spartiti già scritti dentro al cuore. Fanno colazione ripassando i verbi facendo la conta dei quaderni nello zaino, che ci siano tutti. E il flauto. Che oggi c’è anche musica.
Nel mondo B la piccola Serena si sveglia presto, deve andare a scuola e non può rischiare arrivare tardi perché c’è il saggio di flauto. Vive con la madre, Elena, che ha avuto una figlia (ci interessa come? No. Sono cose personali e sconce, suvvia). Elena si è innamorata di Paola. Elena e Paola vivono insieme. Si amano. Amano Serena come si amano i figli, senza spartiti già scritti dentro al cuore. Fanno colazione ripassando i verbi facendo la conta dei quaderni nello zaino, che ci siano tutti. E il flauto. Che oggi c’è anche musica.
Non ci sono differenze? Sì, ovvio: nel rassicurante mondo A che Adinolfi, Formigoni, Alfano e compagnia cantante vogliono preservare la piccola Serena non sarà figlia legale anche di Paola che comunque la crescerà. Quindi non erediterà, non avrà benefici e non potrà contare su Paola in caso di qualsiasi necessità medica, scolastica e legale.
Avete ragione. È innaturale. Ma esattamente: contro chi state facendo la vostra battaglia?
(PS Un ringraziamento particolare all’Osservatorio sul razzismo in Italia per la bellissima idea)