Ron Howard finge di aver ritrovato una videocassetta contenente un film diretto e interpretato da Donald Trump. Cinquanta minuti di delirio riscritto più volte «perché il candidato, durante i suoi comizi, diceva cose più assurde di quelle che scrivevamo»

Un film risalente agli anni 80, una musica in stile Dinasty e immagini kitsch come poche. Una serie di star di Hollywood e un team coi fiocchi hanno lavorato a girare un finto film scritto, diretto e interpretato da Donald Trump nel suo decennio d’oro. Il finto racconto è questo: Ron Howard, il regista da Oscar, racconta di aver ritrovato una cassetta contenente un lungometraggio basato sulla autobiografia del miliardario texano e andato perduto in un rogo. Nel film Johnny Depp interpreta Trump, poi ci sono anche Howard – che appunto fa la parte di se stesso che narra del ritrovamento – e altre facce note di Hollywood e dintorni (Carmen Electra, Alfred Molina). L’idea è venuta a Joe Randazzo, ex direttore del settimanale satirico The Onion, che ha studiato Trump per mesi e, come ha detto al Los Angeles Times, «Abbiamo cambiato molte volte i testi, perché durante i suoi comizi non faceva che dire cose più deliranti di quelle che scrivevamo noi». Tra le altre cose, la troupe che lavorava al film non aveva idea che nel 2016 ci saremmo davvero trovati ad avere a che fare con la possibilità di una vittoria di Trump alle primarie.
«La nostra è satira, non propaganda contro Trump, chi vuole votarlo lo voterà anche dopo aver visto il film, chi lo detesta non cambierà opinione – ha detto l’altro autore Jenni Konner – ma certo, nessuno di noi voterebbe Trump: si tratta di un clown, di una figura comica che non deve diventare presidente»