Due ospedali di Medici Senza Frontiere sono stati colpiti da missili piovuti dal cielo in Siria. Ad Azaz sono morte almeno dieci persone, tra cui pazienti ricoverati, mentre a Maraat al Numan le persone che non si trovano sono otto, comunica l’organizzazione internazionale.
Non è chiaro chi abbia sparato i missili, ma in quell’area sulla strada che collega Aleppo al confine turco, in questi giorni sono gli aerei russi a compiere raid. L’ospedale della seconda città colpita, 30 posti letto, 54 persone di staff, aveva due sale operatorie e un pronto soccorso ed era l’unico: «Ora ci sono 40mila persone senza assistenza medica» fanno sapere da MSF che parla di dinamica dell’attacco “intenzionale”.
The hospital was hit four times in two series of at least two attacks within a few minutes of each other #MSF pic.twitter.com/HGFxdWK96S
— أطباء بلا حدود سوريا (@MSF_Syria) 15 Febbraio 2016
MSF ha diverse strutture mediche nel Paese e fornisce materiale a ben 150 cliniche e solo nel 2016 14 tra queste – non solo quelle di MSF – sono state colpite da bombe e missili.
Nel frattempo la Turchia continua a bombardare le postazioni dei curdi dell’YPG nonostante l’Europa e, con toni più assertivi la Francia, abbiano chiesto ad Ankara di fermarsi. Ankara spiega che insisterà, che Pkk e Ypg sono terroristi strumenti di Mosca ed ha promesso che impedirà all’Ypg di prendere Azaz – i curdi sono a un passo dal centro abitato, grazie ai raid russi, ma vengono tenuti fermi dai turchi. Il premier Davutoglu ha sostenuto che la Russia si comporta da organizzazione terroristica e che agirà di conseguenza. Dal canto suo, Damasco ha denunciato la Turchia all’Onu per violazione dei suoi confini, mentre Obama, domenica, ha chiesto a Mosca di smetterla di bombardare le postazioni dei ribelli non legati all’Isis. E dire che venerdì Karry e Lavrov avevano parlato di un possibile cessate il fuoco.