Il libretto per bambini del 1846 che insegnava ai bambini a lottare contro la schiavitù, perché non è mai troppo presto per lottare per la libertà e per difendere i diritti di tutti:
Nel dicembre del 1846, più di 15 anni prima dello scoppio della Guerra civile americana avvenuto nel 1861, la Philadelphia Female Anti-Slavery society tenne un convegno e durante questo evento venne venduto un libretto per bambini scritto da Hannah e Mary Townsend e pubblicato da Merrihew & Thompson intitolato L’Alfabeto Anti-Schiavitù. Lo scopo del libro infatti era insegnare ai più piccoli l’importanza del movimento abolizionista e soprattutto cosa significa essere tutti uguali. Copia del libro è consultabile presso l’archivio storico del Mississippi il cui archivio è anche disponibile in versione digitale. Qui sotto le pagine del libro e la storia che raccontano.
L'alfabeto anti-schiavitù
© Mississippi Department of Archives And History
Ai nostri piccoli lettori
«Ascoltate bambini, ascoltate tutti il nostro appello sincero. Voi siete molto giovani, è vero, ma ci sono molte cose che potete fare. Anche voi potete chiedere che le persone non acquistino più schiavi, e che chi ne possiede restituisca loro al più presto la libertà. Potrebbero finire con l'ascoltare quello che dite e cambiare a loro volta opinione. Qualche volta, mentre camminate tornando dalla scuola, potreste chiacchierare con altri vostri compagni di classe, raccontargli qual è il destino che tocca al figlio di uno schiavo, senza una mamma e solo. E poi potete rifiutarvi di prendere caramelle, dolci e dolcetti. Dire "no, a meno che non sia stato lavorato da una persona libera, gli schiavi non dovrebbero lavorare per me". Voi, cari piccoli lettori, ognuno di voi può insegnare un'utile lezione. Voi, ognuno di voi, può aiutare a liberare questa terra dalla schiavitù»
A sta per abolizionista, un uomo che liberare gli schiavi sfruttati e restituire a tutti loro la libertà che gli spetta.
B sta per fratello, fratello con una pelle più scura, ma sempre caro come un fratello per te.
C sta per Campo di Cotone, quello che lega a questa ingiustizia il nostro fratello quando, in quanto schiavo di un uomo bianco, deve lavorare lì dalle prime luci della mattina a quelle della sera.
D sta per Sorvegliante, colui che segue gli schiavi, con la frusta in mano, pronto a punirle chi osa fermarsi un attimo a riposare o disobbedire a un ordine
E sta per l'aquila, che vola in alto, un simbolo della libertà
F sta per il battito del cuore di chi cerca di fuggire. Lo schiavo che scappa e viaggia attraverso la notte scura nascondendosi di giorno.
G sta per Gong, il suono vibrante con cui alle prime luci dell'alba vengono svegliati gli schiavi per andare al lavoro fino a notte
H sta per Segugio, quello che il padrone ha addestrato a seguire le tracce del povero fuggitivo per riacciuffarlo e riportarlo indietro
I sta per il bambino, strappato alle braccia della madre e venduto all'asta pubblica insieme ai cavalli, alle mucche e ai sacchi di granturco
J sta per prigione, sul cui pavimento giace spaventata la madre in attesa che arrivi il suo crudele padrone e la porti via
K sta per il Rapitore che ruba il bambino dalle braccia della madre. E anche se grida e cerca di rimanere attaccato a lei, lui comunque li separa l'uno dall'altra
L sta per Frusta che fa roteare sopra la sua testa minacciando che "se osa ancora piangere, lo fustigherà fino a che non sarà morto"
M è il mercante del nord che compra quello che gli schiavi producono e fa si che quindi gli schiavi vengano ancora rubati alle loro terre, frustati e fatti lavorare duramente, per il suo vantaggio e il nostro
N sta per Negro, che era libero a casa sua, lontanissimo da qui e che viveva deliziato all'ombra degli alberi di palma e delle noci di cocco
O sta per l'albero di Arance che fioriva vicino alla sua capanna e che da quando è stato catturato dai negrieri bianchi non ha più rivisto
P è il Genitore che soffre solo pensando al suo unico figlio andato via
Q sta per l'Alloggio dove gli schiavi sono nutriti con cibo spartano e dove dormono su degli squallidi giacigli
R sono le Risaie dove lavora tutti i giorni fino a che non sopraggiunge la febbre a portargli via la forza e la vita
S sta per Zucchero quello che lo schiavo coltiva duramente perché tu lo possa mettere nelle tue crostate o nel tuo tè, nelle tue caramelle o nei tuoi pasticcini
T sta per Tabacco anche quello coltivato con il faticoso lavoro degli schiavi, perché il gentiluomo lo possa masticare
U è il canada del nord dove il povero schiavo può trovare pace dopo tutto il suo vagabondare perché quello è suolo britannico e lì la schiavitù è proibita.
V è il vascello, nella cui stiva nera, centinaia e centinaia di Africani sono stipati e portati dall'altra parte dell'oceano per essere venduti
W sta per il Palo per la fustigazione a cui viene legato con la schiena nuda mentre viene colpito e ferito da molti colpi
Y sta per Giovinezza quel momento in cui tutti dovrebbero combattere coraggiosamente contro l'ingiustizia perché non è mai troppo presto per iniziare
Z sta per l'uomo zelante e sincero, e giusto e onesto, uno strenuo difensore dei diritti degli schiavi. Non vorresti anche tu essere così?