Genocidio! Fu tale, secondo il tribunale internazionale dell’Aja lo stermino di 8mila bosniaci musulmani perpetrato l’11 luglio del 1995 a Srebrenica. Radovan Kadadzić, presidente, all’epoca dei fatti, della Repubblica serba di Bosnia, ne è stato considerato il mandante e per questo condannato a 40 anni di carcere. La corte lo ha riconosciuto colpevole di crimini contro l’umanità anche per l’assedio di Sarajevo. Giustizia è fatta? Sì, Karadzić, che ha sempre sostenuto di essersi battuto “per la pace, per prevenire la guerra e limitare le sofferenze delle persone” è sicuramente colpevole. A Srebrenica furono sistematicamente eliminati e gettati nelle fosse comuni tutti i maschi bosniaci musulmani in età per imbracciare un fucile, per lavorare, per procreare: crimine orrendo di cui lo psichiatra Karadzić è colpevole.
Ma non è il solo responsabile. Ci furono colpe gravissime da tutte le parti in quella guerra. Potrei citare Naser Orić, comandante delle forze musulmane, che dall’enclave di Srebrenica tra il 1993 e il 1994 mosse attacchi infami contro vicini villaggi serbi, programmando e attuando una vera e propria pulizia etnica. E ci furono atti di ferocia commessi da croati ai danni dei serbi e da croati insieme ai serbi, contro bosniaci-musulmani. Nè si può tacere la responsabilità, almeno oggettiva, dell’Europa, che gioiosamente favorì lo smembramento della ex Jugoslavia, pur sapendo che i serbi sarebbero stati cacciati dalla Croazia, che croati-cattolici, bosniaci-musulmani e serbi-ortodossi si sarebbero scannati.
D’altra parte la guerra dei Balcani è finita con l’intervento militare della “comunità internazionale” contro la Serbia e a favore dell’indipendenza del Kosovo, Paese quest’ultimo abitato in maggioranza da albanesi di religione islamica, ma che vide nascere, nei suoi monasteri, l’identità nazionale serba. E la Giustizia non è mai uguale per i vincitori e per i vinti. Quella che condanna Karadzić a non riveder le stelle – ha 70 anni – è una giustizia giusta ma lascia in po’ di amaro in bocca. Perché il disastro dei Balcani andava evitato e non tutti i colpevoli sono stato perseguiti con la stessa severità.