Quindici ragazze, alcune riconosciute dai genitori, dicono di stare bene e chiedono di tornare a casa. Forse un segno che il gruppo ha intenzione di trattare un riscatto

Le ragazze non sono affatto tornate. A due anni dal rapimento da parte di Boko Haram di 276 alunne in una scuola di Chibok, 219 sono ancora nelle mani del gruppo armato islamista nigeriano. Cnn diffonde un video nel quale se ne vedono una quindicina, segno che almeno una parte di loro è ancora viva. Il video lo vedete qui sotto. Le ragazze appaiono in buona salute e, naturalmente, vestite di nero, dicono di stare bene ma chiedono di tornare a casa, segno probabile che Boko Haram abbia intenzione di trattare un riscatto per restituirle. Esse stesse si identificano come alcune delle alunne rapite e in diversi casi i genitori le hanno riconosciute. Il video dovrebbe essere stato registrato intorno a Natale 2015.

I genitori delle ragazze, 57 delle quali sono riuscite a fuggire da un campo di prigionia, manifesteranno ad Abuja per chiedere che il governo si muova. Il governo precedente è accusato di non aver fatto quasi nulla per liberare le ragazze. Amnesty International si annuncia che si unirà alle manifestazioni accomunate dall’hashtag #BringBackOurGirls nella capitale nigeriana e altrove per ricordare tutte le persone rapite, uccise e sfollate dal gruppo armato.

«La sofferenza di genitori che non vedono le loro figlie da due anni è inimmaginabile» – ha dichiarato M. K. Ibrahim, direttore di Amnesty International Nigeria. «Oltre alle alunne di Chibok, oggi ricordiamo tutti coloro che sono stati rapiti, uccisi e sfollati. Due anni dopo, le ragazze di Chibok sono diventate il simbolo di tutti i civili la cui vita è stata devastata da Boko Haram» – ha aggiunto Ibrahim.

La sorte di 219 delle 276 alunne rapite da una scuola di Chibok resta sconosciuta, così come quella di migliaia di donne, bambine, ragazzi e bambini rapiti da Boko Haram.

Cos’è Boko Haram

Boko Haram ha provocato il caos e la sofferenza a milioni di persone nel nord-est Nigeria a partire dal 2009. Il gruppo armato ha ucciso migliaia di persone, ne ha rapite almeno 2000 e costretto più di un milione a fuggire dalle loro case. Attraverso una campagna di uccisioni quotidiane, attentati, rapimenti, saccheggi e incendi, Boko Haram ha paralizzato la vita nel nord-est della Nigeria. Città e villaggi sono stati saccheggiati. Scuole, chiese, moscheee altri edifici pubblici sono stati attaccati e distrutti. Boko Haram maltratta i civili intrappolati nelle zone sotto il suo controllo e impedisce l’amministrazione di servizi di base quali salute. Nata nel 2002 Boko Haram si batte contro l’influenza dell’educazione occidentale (BH significa “l’educazione occidentale è proibita”), ha cominciato i suoi attacchi a partire dal 2009 e l’anno scorso si è dichiarata affiliata all’Isis. Ha occupato una parte consistente del nord est nigeriano dichiarandolo provincia dell’ovest del Califfato. Nel corso dello scorso anno le forze militari nigeriani hanno ripreso il controllo dei centri abitati occupati dal gruppo armato.