Una donna sul biglietto da venti dollari. La campagna virale per stampare e onorare, finalmente, una donna protagonista della storia americana ha avuto successo. Con un aspetto in più, la donna sul biglietto da 20 (e non da 10 come si era detto in anticipo) sarà Harriet Tubman e la sorpresa è doppia, perché Tubman è una afroamericana ex schiava e campionessa dei diritti civili dei neri quando questi erano davvero molto lontani. L’annuncio verrà fatto in settimana dal Segretario al Tesoro Jack Lew. Tubman prenderà il posto di Andrew Jackson e non quello di Alexander Hamilton. E naturalmente ci sarà chi protesterà.
Harriet Tubman è forse la più nota di tutti gli Underground Railroad, una rete che liberava schiavi e li aiutava a passare il confine. Durante un arco di diecianni ha fatto 19 viaggi a Sud e aiutato a passare oltre 300 schiavi. E, come una volta con orgoglio ha fatto notare, in tutti i suoi viaggi che «non ha mai perso un solo passeggero».
Tubman nacque schiava nella contea di Dorchester in Maryland intorno al 1820. All’età di cinque o sei anni, iniziò a lavorare come serva. Sette anni dopo fu mandata a lavorare nei campi. Mentre era ancora adolescente, ha subito un incidente che l’avrebbe segnata. Sempre pronto a battersi per qualcun altro, Tubman ha bloccato una porta per proteggere un’altra mano da un sorvegliante del campo. Il sorvegliante raccolse un peso e lo gettò contro la donna colpendola in testa. Tubman non si è mai pienamente ripresa dal colpo, per dei periodi cadeva in un sonno profondo.
Nel 1849, nel timore di essere venduta, Tubman decise di scappare con l’aiuto da una donna bianca e seguendo la stella polare dove riuscì ad arrivare a Philadelphia. L’anno successivo tornò in Maryland e scortò sua sorella e i due figli alla libertà. Poi di nuovo verso Sud per salvare il fratello e altri due uomini. Nel 1856 la taglia sulla donna era di 40mila dollari.
Tubman aveva fatto il viaggio 19 volte nel 1860, tra cui uno particolarmente impegnativo in cui ha salvato i suoi genitori. Di lei Frederick Douglass disse «Eccetto John Brown non conosco nessuno che abbia volontariamente incontrato più pericoli e disagi per servire il nostro popolo».
Durante la guerra civile lavorò per l’Unione come cuoca, infermiera e anche come spia. Dopo la guerra si stabilì a Auburn, New York, dove avrebbe trascorso il resto della sua lunga vita. Morì nel 1913.