© Klaus Kinold Courtesy Biblioteca Panizzi[/caption] [caption id="attachment_74412" align="aligncenter" width="1024"] Claude Nori, Motociclista, 1985
© Claude NoriCourtesy Biblioteca Panizzi[/caption] 2016. Nuove esplorazioni [caption id="attachment_74461" align="aligncenter" width="943"] Paolo Ventura, Via Emilia #1, 2016,
Fotografia dipinta e collages, opera unica,
© Paolo Ventura[/caption] [caption id="attachment_74458" align="aligncenter" width="533"] Lorenzo Vitturi, Sulla Via Emilia #3,
© Lorenzo Vitturi[/caption] Exile, Magnum Photos [caption id="attachment_74459" align="aligncenter" width="771"] Arriving immigrants, Haifa, Israël, 1949-50.
© Robert Capa / International Center of Photography / Magnum Photos[/caption] [caption id="attachment_74460" align="aligncenter" width="1024"] Kakuma. Kenya, 2002
© Alex Majoli / Magnum Photos[/caption] Più di così non possiamo avvicinarci, Libri fotografici in mostra [caption id="attachment_74451" align="aligncenter" width="1024"] Andrew Phelps, from Cubic Feet/Sec. 1979-2013,
Fotohof, 2015[/caption] Palazzo da Mosto Dalla via Emilia al mondo [caption id="attachment_74452" align="aligncenter" width="1024"] Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev
A new caravan saray 2006
Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano[/caption] [caption id="attachment_74453" align="aligncenter" width="640"] Maanantai Collective, Cloudberry, Lofoten, 2012,
© Maanantai, Courtesy Galley Taik Persons[/caption] [caption id="attachment_74454" align="aligncenter" width="638"] Paola De Pietri, Senza titolo dalla serie QuestaPianura, 2004,
© Paola De Pietri, Courtesy Galleria Alberto Peola, Torino[/caption] [caption id="attachment_74446" align="aligncenter" width="1024"] Paolo Pellegrin, Ciudad Juarez, USA, 2011
© Paolo Pellegrin / Magnum Photos[/caption] San Domenico Nuove strade [caption id="attachment_74448" align="aligncenter" width="1024"] Françoise Beauguion, In the Country Nowhere - 06 Tanger, Morocco, 2015
Video caption
ⓒ Françoise Beauguion[/caption] Palazzo dei Musei [caption id="attachment_74449" align="aligncenter" width="1024"] Paolo Gioli, Nature attraverso, Cervone (elaphe quatuorlineata).
Sala di zoologia, Musei Civici Reggio Emilia, 2016
© Paolo Gioli[/caption] [caption id="attachment_74443" align="aligncenter" width="600"] Fabio Boni
Federica, ore 17.25 Reggio Emilia, 2016
Courtesy e © Fabio Boni[/caption] Galleria Parmeggiani [caption id="attachment_74444" align="aligncenter" width="800"] Giuliano Ferrari, Grand Tour
Reggio Emilia 2012
© Giuliano Ferrari[/caption] [caption id="attachment_74445" align="aligncenter" width="934"] Saverio Cantoni. Famiglia sudcoreana in visita all’Osservatorio di Pace di Ganghwa
Isola di Ganghwa, Repubblica di Corea 2015[/caption] SPAZIO GERRA Disco Emilia [caption id="attachment_74439" align="aligncenter" width="1019"] Gabriele Basilico, Dancing in Emilia, 1978
@ Gabriele Basilico[/caption] Palazzo Magnani Walker Evans. Anonymous [caption id="attachment_74440" align="aligncenter" width="1024"] Marcia Due,Walker Evans photographing in Virginia, 1973,
Marcia Due and Jerry Thompson collection, Amenia, New York.
© Marcia Due, NY[/caption] [caption id="attachment_74441" align="aligncenter" width="1024"] Jerry Thompson, Walker Evans photographing susan Thronton, Bethany, CT, 1973,
Marcia Due and Jerry Thompson collection, Amenia, New York.
© Jerry Thompson, NY[/caption] Walker Evans. Italia [caption id="attachment_74435" align="aligncenter" width="981"] Walker Evans
Hitchhikers near Vicksburg, Mississippi, 1936 Data stampa 1980
Collezione privata
© Walker Evans Archive, The Metropolitan Museum of Art, New York[/caption] Palazzo Casotti Sideways [caption id="attachment_74436" align="aligncenter" width="1024"] Federica Landi, SPECTRUM,
© Federica Landi[/caption] Collezione Maramotti So near, So far. Paolo Simonazzi [caption id="attachment_74437" align="aligncenter" width="1024"] Paolo Simonazzi, Quattro Castella, 2001 da “Tra la via Emilia e il West“
Courtesy Collezione Maramotti
© Paolo Simonazzi[/caption] CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma Linea di confine per la fotografia contemporanea [caption id="attachment_74432" align="aligncenter" width="1007"] Guido Guidi Bertinoro, 1984
© Guido Guidi[/caption] Fondazione Mast – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia [caption id="attachment_74433" align="aligncenter" width="1024"] Walter Niedermayr, Senza titolo, dalla serie TAV, viadotto Modena_2004[/caption] [caption id="attachment_74451" align="aligncenter" width="1024"] Andrew Phelps, from Cubic Feet/Sec. 1979-2013,
Fotohof, 2015[/caption] [caption id="attachment_74452" align="aligncenter" width="1024"] Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev
A new caravan saray 2006
Courtesy Laura Bulian Gallery, Milano[/caption] [caption id="attachment_74453" align="aligncenter" width="640"] Maanantai Collective, Cloudberry, Lofoten, 2012,
© Maanantai, Courtesy Galley Taik Persons[/caption] [caption id="attachment_74454" align="aligncenter" width="638"] Paola De Pietri, Senza titolo dalla serie QuestaPianura, 2004,
© Paola De Pietri, Courtesy Galleria Alberto Peola, Torino[/caption] Gallery a cura di Monica Di Brigida
La fotografia ha attraversato molti confini ed esplora nuove strade, reinventandosi di continuo. E il festival fotografia europea lo racconta dilagando per il centro storico di Reggio Emilia. Intrecciando fotografia d’arte e di ricerca, e tutte le altre forme. Mettendo a confronto generazioni diverse. E se il clou degli incontri con gli autori è in programma dal 6 all’8 maggio, le mostre proseguono fino al 10 luglio.
A Palazzo da Mosto si confrontano nove autori intorno al tema della strada, del viaggio, del confine. In primo piano il lavoro di un reporter dal linguaggio originale come Paolo Pellegrin che racconta con immagini insieme dure e poetiche il confine tra Messico e Stati Uniti. Accanto alle visioni liriche di Ziad Antar e raffinatisse di Paola De Pietri e di atri autori come Michalel Najjar e Maamantai Collective, Questa nuova onda di talenti da ogni parte del mondo nella edizione 2016 della rassegna sono messi a confronto con maestri assoluti della fotografia di paesaggio, come Luigi Ghirri. A trent’anni di distanza, infatti, viene riproposta Esplorazioni sulla via Emilia (1986), dove lo sguardo poetico e incantato di Luigi Ghirri, incontra quello visionario di Mimmo Jodice che trasfigura paesaggi degradati in disarmante bellezza e fa sembrare l’archeologia una presenza viva, insieme al racconto civile delle periferie urbane di Gabriele Basilico.
Nel 1984 Ghirri invitò colleghi scelti (fra loro anche Olivo Barbieri, Guido Guidi, Manfred Willmnan, oltre a Iodice e Basilico e altri) a raccontare da un punto di vista personale quell’arteria vitale e antica che innerva la terra emiliana. Il risultato fu di grande qualità artistica come rilevò Italo Calvino chiamato a scrivere l’introduzione ad un’opera letteraria a più mani in cui Gianni Celati, Antonio Tabucchi, Daniele Del Giudice e altri scrittori reinventavano l’esperienza dei viaggiatori che per secoli avevano percorso quella strada. Che il festival torna ad esplorare «partendo proprio dalla grande arteria romana che va “dal fiume al mare” per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna», come scrivono i curatori Diane Dufour (direttrice di La Bal, a Parigi), Elio Grazioli e Walter Guadagnini. Nella storica collettiva che vide la luce nel 1986 ad attrarci sono soprattutto le immagini di Iodice che ci raccontano un’Emilia fatta di atmosfere sospese nel tempo e quelle di Basilico dove la fotografia si fa indagine civile del paesaggio, con un linguaggio rigoroso, essenziale, mai meramente documentaristico. Anzi. L’impressione è che anche i suoi scatti, apparentemente più realistici, di fatto nascano dall’immaginazione. Il progetto Esplorazioni della via Emilia ha segnato un passaggio importante nella storia della fotografia come rilevano Antonella Russo in Storia culturale della fotografia italiana e Gabriele D’Autilia in Storia della fotografia in Italia (entrambi pubblicati da Einaudi). Quell’opera collettiva in cui spiccano tante personalità differenti fece di quegli autori personalità del mondo della cultura e non solo della cultura fotografica.
Il passato, classici della fotografia come Walker Evans ( protagonista di una personale con 150 foto) sono squadernate attraverso nuove esplorazioni, passando da internet, al digitale, al virtuale. Ma qualunque sia la tecnica è l’originalità dello sguardo e della visione a fare la differenza. A fare da filo rosso alle nuove proposte è la riappropriazione del territorio, che diventa materiale per raccontare la propria storia. Passando da rappresentazioni realistiche a visioni spaziali, blu elettrico, come quelle Davide Tranchina che lo trasfigura poeticamente.
Chiostri di San Pietro
1986. Esplorazioni sulla via Emilia
2016. Nuove esplorazioni
Exile, Magnum Photos
Più di così non possiamo avvicinarci, Libri fotografici in mostra
Palazzo da Mosto
Dalla via Emilia al mondo
San Domenico
Nuove strade
Palazzo dei Musei
Galleria Parmeggiani
SPAZIO GERRA
Disco Emilia
Palazzo Magnani
Walker Evans. Anonymous
Walker Evans. Italia
Palazzo Casotti
Sideways
Collezione Maramotti
So near, So far. Paolo Simonazzi
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma
Linea di confine per la fotografia contemporanea
Fondazione Mast – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia
Gallery a cura di Monica Di Brigida