Signore e signori è andata in onda la direzione del Partito Democratico che, ieri più che mai, è sembrata una brutta puntata di Happy Days: Matteo Renzi spaccone di rinculo ha cercato di abbassare i toni riuscendo a parlare a lungo evitando attentamente qualsiasi discussione reale sul tavolo e quindi disserta di Europa, di immigrazione, di elezioni e sbadato dimentica Verdini, le posizioni della minoranza sul referendum e la polemica sui magistrati.
Ma basta metterlo in controluce per vederci sotto in inchiostro simpatico il Renzi di sempre: prova a parlare di cultura ma lo fa per dirci che lui che ne ha parlato da Fazio ha fatto il picco di share (quindi per logica la trasmissione dei pacchi diventerà una commissione parlamentare permanente); dice che non intende polemizzare con i magistrati (tanto ha il plotone d’esecuzione nella redazione de l’Unità); chiede un tregua (verrebbe da chiedere a chi, visto che ha reso un partito a sua immagine e somiglianza); avvisa che i risultati delle amministrative sono “storicamente più bassi” delle politiche (per sbaglio gli devono avere consegnato i sondaggi veri, dimenticandosi di correggerli con la bava) e per finire annuncia il congresso anticipato. Fantastico. Renzi è il politico che usa sempre il voto come doping personale anche se poi non si vota mai. Gli basta il pensiero, si vede.
Ma il punto più alto, la morte del cigno, è l’uscita di Maria Elena Boschi: dopo avere detto che “chi vota no al referendum vota come Casapound” riuscendo in un battito d’ali a mettere nella stessa melma i fascisti e i partigiani (l’ANPI voterà no, al referendum, bastava una ricerchina veloce su google) è riuscita a difendersi facendo peggio: dice la Boschi che quello che ha detto “è una semplice constatazione, non è un’equiparazione”. Che è una frase che anche se ci pensate tutto il pomeriggio vi accorgerete che non significa niente. Poi ha piagnucolato che anche a lei dicono sempre che vota con Verdini, cercando di chiarire: insomma per lei essere contro una riforma (deformante) vale come stare nella stessa maggioranza di governo. Per cui tutti quelli che non sono salumieri sono in mezzo alle professioni tra cui ci sono anche i killer, non essendo salumieri, sappiatelo.
Poi Renzi, che per l’occasione ha indossato le brachette da boy scout “volemose bene”, dopo avere cercato di fare il mediatore per tutta la direzione del partito ha chiuso, tanto per tenere bassi i toni, con una considerazione che è la tipica considerazione di chi ci tiene per davvero all’ecologia della discussione: «Dire che così si danno troppi poteri al presidente del Consiglio, non è vero. Per gli archeologi travestiti da costituzionalisti segnaliamo che questa parte della Costituzione non è stata cambiata: forse stanno difendendo il codice di Hammurabi». Probabilmente a quel punto sono scattati i coriandoli, le lingue di carta e il naso rosso. Fine della direzione.
Buon martedì.